Arthur Rimbaud 1854-1891
Feste della fame
Anna, Anna, fame mia,
sul tuo ciuco fuggi via.
L’acquolina l’ho soltanto
per le pietre e l’arenaria.
Din! Din! Din! Mangiamo tanto,
roccia, ferro, carbone, aria.
Dei suoni brucate il fieno.
Fami, ballate!
Dei convolvoli il veleno
Lieto succhiate;
Mangiate sassi dal povero infranti,
vecchie pietre in luoghi santi,
ghiaie, figli dei diluvi,
pani sparsi in grigi spluvi!
Fami, o stracci d’aria nera;
bluità sonora;
-E’ lo stomaco che spera.
E’ la malora.
Già la foglia in terra vola!
Vado ai frutti in polpa molle.
Colgo il cuore delle zolle
l’erba-fu e l’erba viola.
Anna, Anna, fame mia!
sul tuo ciuco fuggi via.
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