domenica 30 novembre 2025

SIMON J. ORTIZ... CIBO 3 di 20...



Simon J. Ortiz  1941

 

Fame a New York

 

La fame ti penetra strisciando

da qualche punto dei muscoli

o del cemento o della terra

o del vento che ti sospinge.

 

Viene da te, chiedendo

cibo, parole, saggezza, ricordi giovanili

di luoghi dove hai mangiato, bevuto acqua fresca di fonte,

o stretto la mano a qualcuno,

o dello spazio dedicato a lente danze aggraziate,

a canti, a dei potenti, al mondo

conosciuto.

 

E’ così la fame ti assale.

Ti chiede sempre,

come stai figliolo? Dove sei?

Ti sei nutrito bene?

Hai fatto quanto ci si attende da te

quale appartenente al nostro popolo?

 

E’ il cemento di questa città,

il vento appiccicoso, le vetrine luccicanti,

le stridule urla dell’automazione, non possono,

veramente non possono, dare risposta a quella fame,

benché io abbia sinceramente e onestamente

desiderato di ricevere

da loro nutrimento.

 

Ho quindi cantato lentamente a me stesso:

mi nutro

dell’umile presenza

di tutto quanto mi circonda;

mi nutro

della tua anima, madre terra;

rendimi calmo e umile.

Benedicimi.

 

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