venerdì 12 dicembre 2025

12 DICEMBRE 1969...




                                             OGGI - 12 dicembre 2025



 
ALTAN

sabato 6 dicembre 2025

WALT WHITMAN... CIBO 4 di 20...



Walt Whitman  1819-1892

 

Da “Il canto di me stesso”

 

Questa è la tavola a tutti imbandita,

questo è il cibo per la fame naturale,

offerto ai malvagi come ai giusti, a tutti ho esteso l’invito,

non voglio che nessuno si senta trascurato o escluso,

la mantenuta, il parassita, il ladro sono invitati;

non vi sarà differenza tra questi e gli altri,




Il corso del coltello
progetto spettacolo di 
Claes Oldenburg
Coosje van Bruggen
Frank O. Gehry
Venezia  - Campo dell'Arsenale
6/7/8/ settembre 1985

mercoledì 3 dicembre 2025

CHRISTIAN BOBIN...

 

Christian Bobin  1961 - 2022


Santi e assassini mi tirano per la manica. La casa è piena di esseri che hanno il fascino della nonesistenza, essendo solo libri. Una settimana dopo la tua morte, li ho messi tutti nei cartoni e li ho buttati fuori. Dopo sei mesi sono tornati, poeti, mistici, idioti di ogni sorta. In fondo mi sottraevi a loro invitandomi a fare una passeggiata nella foresta di Saint-Sernin, dove ci attendeva il tesoro nascosto delle nocciole e i proverbi fatti di luce - la biblioteca circolante dell'eterno. Leggere è una passione lenta. Provare meraviglia per una risata incisa nell'aria arriva più rapidamente all'essenziale.

da "Nerochiara"
Animamundi ediz. - 2015

domenica 30 novembre 2025

SIMON J. ORTIZ... CIBO 3 di 20...



Simon J. Ortiz  1941

 

Fame a New York

 

La fame ti penetra strisciando

da qualche punto dei muscoli

o del cemento o della terra

o del vento che ti sospinge.

 

Viene da te, chiedendo

cibo, parole, saggezza, ricordi giovanili

di luoghi dove hai mangiato, bevuto acqua fresca di fonte,

o stretto la mano a qualcuno,

o dello spazio dedicato a lente danze aggraziate,

a canti, a dei potenti, al mondo

conosciuto.

 

E’ così la fame ti assale.

Ti chiede sempre,

come stai figliolo? Dove sei?

Ti sei nutrito bene?

Hai fatto quanto ci si attende da te

quale appartenente al nostro popolo?

 

E’ il cemento di questa città,

il vento appiccicoso, le vetrine luccicanti,

le stridule urla dell’automazione, non possono,

veramente non possono, dare risposta a quella fame,

benché io abbia sinceramente e onestamente

desiderato di ricevere

da loro nutrimento.

 

Ho quindi cantato lentamente a me stesso:

mi nutro

dell’umile presenza

di tutto quanto mi circonda;

mi nutro

della tua anima, madre terra;

rendimi calmo e umile.

Benedicimi.

 

giovedì 27 novembre 2025

ARTHUR RIMBAUD... CIBO 2 di 20...



Arthur Rimbaud  1854-1891

 

Feste della fame

 

         Anna, Anna, fame mia,

         sul tuo ciuco fuggi via.

 

L’acquolina l’ho soltanto  

per le pietre  e l’arenaria.

Din! Din! Din! Mangiamo tanto,

roccia, ferro, carbone, aria.

 

Dei suoni brucate il fieno.

                    Fami, ballate!

Dei convolvoli il veleno

                     Lieto succhiate;

 

Mangiate sassi dal povero infranti,

vecchie pietre in luoghi santi,

ghiaie, figli dei diluvi,

pani sparsi in grigi spluvi!

 

Fami, o stracci d’aria nera;

                       bluità sonora;

-E’ lo stomaco che spera.

                        E’ la malora.

 

Già la foglia in terra vola!

Vado ai frutti in polpa molle.

Colgo il cuore delle zolle

l’erba-fu e l’erba viola.

 

                         Anna, Anna, fame mia!

                           sul tuo ciuco fuggi via.       

       

lunedì 24 novembre 2025

L'UNICO ANIMALE... J. LONDON

 


La principale caratteristica che distingue l'uomo dagli altri animali
è il fatto che l'uomo è l'unico animale che maltratta le femmine della sua specie.
E' una cosa di cui  il lupo  il coyote si rendono mai colpevoli.
E' una cosa che persino il cane, degeneratosi attraverso l'addomesticamento, non fa.


Jack London - La strada- Guanda Ed. 1976

giovedì 20 novembre 2025

DEREK WALCOTT ... CIBO 1 di 20...

 


Derek Walcott  1930-2017

 


Amore dopo amore

 

Tempo verrà

In cui, con esultanza,

saluterai te stesso arrivato

alla tua porta, nel tuo proprio specchio,

e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,

e dirà: Siedi qui. Mangia.

Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.

Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore

a se stesso, allo straniero che ti ha amato

 

per tutta la tua vita, che hai ignorato

per un altro e che ti sa a memoria.

Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,

 

le fotografie 



Il corso del coltello
progetto spettacolo di 
Claes Oldenburg
Coosje van Bruggen
Frank O. Gehry
Venezia  - Campo dell'Arsenale
6/7/8/ settembre 1985


lunedì 17 novembre 2025

CIBO... INTRO + MENU'... 1 di...





Come la poesia è la scarnificazione che senza gingilli e orpelli ci svela la natura profonda dell’essere, così forse anche col cibo dovremmo ricominciare a scarnificare, a svelare le linee nude del mangiare e del cacare, mancare e cangiare.



 

Il corso del coltello
progetto spettacolo di 
Claes Oldenburg
Coosje van Bruggen
Frank O. Gehry
Venezia  - Campo dell'Arsenale
6/7/8/ settembre 1985

giovedì 13 novembre 2025

FABIO PUSTERLA...

 

Buono a nulla e capace di tutto. Mica male
come definizione, ti pare? Potrebbero scriverla
in basso ai loro santini elettorali:
Buono a nulla e capace di tutto. Votatemi!

Buono a nulla e capace di tutto. Sembra un verso
del vecchio Giuseppe Parini invece sale
dalla "Settimana enigmistica". Davvero, non male
in giro però quanti, di Giovini Signori e Signorine...


Fabio Pusterla  da "Fiumi nefrite vortici"
Marcos y Marcos edit. - 2025 -

lunedì 10 novembre 2025

NAWAL al-SA'DAWI...



 Nawal al-Sa'dawi  1931-2021

Ora dico la verità senza esitare. Perché la verità è sempre facile e semplice. E nella sua semplicità c'è un potere feroce. Sono arrivata alle verità feroci ed elementari della vita dopo anni di lotta. Perché molto raramente la gente riesce ad arrivare in pochi anni alle semplici ma potenti verità della vita. Essere arrivati alla verità significa che uno non teme più la morte. Perché la verità e la morte sono simili, nel senso che entrambe richiedono un grande coraggio, se si vuole affrontarle.

da  "Firdaus. Storia di una donna egiziana"
Giunti ed. - 1986

venerdì 7 novembre 2025

PIETRO INGRAO...

 

Guarda:
vedi come ostinate
tornano dal cielo le bombe fiorenti, e furenti
calano sulle strade, spezzano corpi,
ardono case, testarde inseguono
gli stupiti fanciulli, 
gridano
cantano l'inno alla morte
senza stancarsi mai...

Pietro Ingrao

mercoledì 29 ottobre 2025

GENOCIDIO HORROR STORIES... EXTRA due





Palestinesi e disabili, disumanizzati due volte
dai militari dell' Idf
29/11/2024



 




il manifesto 29/11/2024

domenica 26 ottobre 2025

GENOCIDIO HORROR STORIES... EXTRA Uno




I cani olandesi utilizzati da Israele
per aggressioni e rastrellamenti
10/04/2025





 

il manifesto 10/04/2025


giovedì 23 ottobre 2025

AMITAV GHOSH... Due di due

 


     La sconcertante realtà è che fu l'oppio a finanziare molte
metropoli divenute pilastri dell'odierna economia globaliz-
zata: Mumbai, Singapore, Hong Kong e Shanghai. In altre
parole, non furono il Libero Scambio o le leggi di mercato
a gettare le basi dell'economia globalizzata: fu il commer-
cio monopolistico di una droga prodotta sotto il controllo
coloniale da contadini asiatici poveri - una sostanza che
crea dipendenza, ovvero la negazione stessa della libertà.
E' questo, come sottolinea Trocki, il paradosso di fondo
del sistema coloniale: "Un governo che si vantava delle
proprie leggi e del proprio sistema giudiziario, quando in
realtà per mantenere il suo gettito fiscale dipendeva da
un sistema "illegale" e potenzialmente totalitario di con-
trollo sociale".

Amitav Ghosh - Fumo e ceneri
Einaudi edit. - 2025

lunedì 20 ottobre 2025

AMITAV GHOSH... Uno di due




    La logica del commercio coloniale dell'oppio venne for-
nita dall'ideologia capitalista del libero mercato, fondata
sulla dottrina del Libero Scambio. Fu in nome di tale dot-
trina che nel XIX secolo la Gran Bretagna scatenò entrambe
le sue guerre contro la Cina. Ed è indubbio che il commer-
cio dell'oppio svolse un ruolo di primo piano nel gettare
le basi del mercato globale come oggi lo conosciamo. Ma
quel mercato emergente, lungi dall'essere un'arena aperta
in cui gli individui potevano competere sfruttando i pro-
pri meriti e talenti, era invece l'opposto: una sfera chiusa,
esclusiva, dominata da un numero limitato di consorterie
elitarie e poco trasparenti. Che fossero europei o asiatici,
i membri erano invariabilmente uniti dall'appartenenza a
una stessa etnia, razza o casta. Lungi dall'essere libere, le
operazioni su tale mercato ricordavano quelle che si svol-
gono nella spettrale regione ctonia che ha sempre affian-
cato il capitalismo: la malavita.


Amitav Ghosh - Fumo e ceneri
Einaudi edit. - 2025

venerdì 17 ottobre 2025

GENOCIDIO HORROR STORIES... tre di tre continua

 


Asini che volano,
da Gaza a Parigi
21/07/25
Gli israeliani li confiscano e
una ong li manda in Francia











il manifesto 21/07/2025

martedì 14 ottobre 2025

DATACENTER... quattro di quattro




 DATACENTER 

Si potrebbe quindi dire che il Datacenter, più che all'archivio, rimanda alla figura dell'oracolo, in cui la memoria viva si confonde col passato che ha già traccia del possibile futuro, con il conseguente impoverimento dell'esperienza e cortocircuito della possibilità critica.





da NUNATAK - rivista di storie, culture. lotte della montagna
n. 77 - Estate 2025

sabato 11 ottobre 2025

DATACENTER... tre di quattro

 
DATACENTER 


Oggi per partecipare alla produzione di una merce industriale, a un lavoratore non è richiesto di sapere come è fatta e come si usa, ma solo quali sono i movimenti necessari a manovrare una macchina. Al contempo, la produzione di consumatori richiede il continuo condizionamento del comportamento verso una "novità" consumabile. Per questo i Datacenter possono essere definiti "tecnologie della memoria", poiché organizzano l'archiviazione dell'esperienza umana in forme sempre più istantanee. La velocità con cui operano i dispositivi digitali, l'accesso immediato alle nostre attività tradotte in dati e la capacità di registrarle ed elaborarle in tempo reale, fa sì che il presente sia già immediatamente memorizzato e ripresentato. Non mera ripetizione, ma retroazione cibernetica in cui i risultati di processi precedenti sono reimmessi nella riproduzione del sistema - come quando i dati che si producono in quanto utenti vengono istantaneamente utilizzati per modulare i feeds sui social media.




 
da NUNATAK - rivista di storie, culture. lotte della montagna
n. 77 - Estate 2025


mercoledì 8 ottobre 2025

DATACENTER... due di quattro



 DATACENTER 

Fondamentale per il funzionamento della rete è la continuità del servizio, per cui ogni Datacenter viene progettato seguendo il principio della "ridondanza" nei sistemi d'alimentazione, avere cioè più fonti energetiche, enormi generatori ad olio combustibile e depositi di batterie al litio, oltre al collegamento con la rete energetica. I Datacenter hanno un gigantesco impatto in termini di ecosistema, dalla cementificazione alle terribili condizioni ambientali e umane di estrazione mineraria coloniale delle materie prime necessarie al digitale, fino all'enorme consumo di energia e di acqua per il raffreddamento.





da NUNATAK - rivista di storie, culture. lotte della montagna
n. 77 - Estate 2025

domenica 5 ottobre 2025

DATACENTER ... Uno di quattro




 DATACENTER 


I Datacenter sono giganteschi capannoni in cui sono concentrate le apparecchiature informatiche e i dispositivi tecnologici necessari al loro funzionamento continuo. Ospitano file e file di server strutturati all'interno di "rack" che sono l'unità base. Si tratta di armadi dentro cui sono fisicamente installate le componenti hardware, necessarie all'elaborazione e alla trasmissione dei dati informatici, che tengono insieme quell'oggetto gigantesco che è Internet.




da NUNATAK - rivista di storie, culture. lotte della montagna
n. 77 - Estate 2025

giovedì 2 ottobre 2025

GENOCIDIO HORROR STORIES... due di tre continua



 

Sotto terra e dentro i freezer,
i corpi sottratti dei palestinesi
07/12/24
La pratica israeliana dagli anni '70 ad oggi


















il manifesto 07/12/2024

lunedì 29 settembre 2025

STEFANO BENNI...


 Slogan per vacanze

Visitate Israele, o prima o poi
verrà lui a visitare voi.

Stefano Benni
Il ritorno del Benni furioso
il manifesto - 1986

giovedì 25 settembre 2025

STEFANO BENNI...

 

General Love

C'è una strada in collina
che è zona militare
dove solo i generali
vanno a scopare
se ci vai di notte
ci sono i carri armati
ai lati, posteggiati
un pò mimetizzati
e si sente gridare
"puntare il pezzo! fuoco!"
"ma caro: com'è che che dura così poco? Il fuoco?"
"Zitta! Si chiama blitz!"

Stefano Benni - Il ritorno del Benni furioso
il manifesto - 1986

lunedì 22 settembre 2025

HAIKU D'AUTUNNO...

 


Haiku d'autunno


      voci tra i giunchi    
ecco il costante passaparola
    del vento d'autunno 


          volano via   
       le pietre le pietre sul monte Asama:
        tifone autunnale

       Matsuo Basho  1644-1694


 Una goccia di rugiada
  come un diamante
       su una pietra.  

Kawabata Bosha  1897-1941

giovedì 18 settembre 2025

lunedì 15 settembre 2025

FABIO PUSTERLA...

 
Molto male poco bene
torna il tempo delle iene.

Poco bene molto male
viene impazza il fortunale.

Fabio Pusterla  da "Fiumi nefrite vortici"
Marcos y Marcos edit. - 2025 -

giovedì 11 settembre 2025

FABIO PUSTERLA...

 
"Fraintesa, appunto. Magari mi sono fidata
un po' troppo, ma non c'era malizia. Fraintesa
dai molti invidiosi, poveri soprattutto, che vorrebbero
avere quello che ho e non ne sono capaci:
di farsi amare come me, di avere coraggio
e idee sempre sembrando
splendida, naturale. Guardate i miei figli
belli e telegenici. Il raffreddore, per dire,
non sanno neanche cos'è. Figuriamoci il resto.
I like likes, likes like me: è il mio motto,
una forza ferrigna. Ci ho costruito un'impresa
e adesso state a menarvela per un pandoro?
Miserabili. Potrei sentirmi offesa
ma non è nel mio stile. Un sorriso, piuttosto.

Ma tu chi sei che di noi dimandasti?"

Fabio Pusterla  da "Fiumi nefrite vortici"
Marcos y Marcos edit. - 2025 -

domenica 7 settembre 2025

JAMES JOYCE...............1000

 

BLOOMSDAY


Sono qui per riformare la morale cittadina e obbedisco ai dieci comandamenti nudi e crudi. Mondi nuovi per rimpiazzare vecchi. Unione di tutti, ebrei, musulmani e gentili. Tre acri e una mucca per tutti i figli della natura. Berline come carri funebri motorizzati. Lavoro manuale obbligatorio per tutti. Tutti i parchi pubblici aperti giorno e notte. Lavapiatti elettriche. Devono scomparire la tubercolosi, la pazzia, la guerra e la gente che chiede l'elemosina. Amnistia generale, carnevale settimanale, con licenza di maschera, premi in denaro per tutti, esperanto la fratellanza universale. Mai più patriottismo da ubriaconi e impostori idropici. Libero denaro, libero amore e una chiesa libera e laica in uno stato libero e laico.

James Joyce  da "Ulysses" episodio 15 Circe

mercoledì 3 settembre 2025

I PRATI DEL PARADISO...TRE

 

I prati del Paradiso    

Lunghissimo,
profondo,
questo prato
non si può girare in tondo,
solo da un lato,
ad una comodissima balaustrata,
la gente si può fermare
finché vuole
per guardare inginocchiata.
Proprio in fondo al prato,
accuratissimamente distesa,
c'è una camicia bianca di bucato.

Aldo Palazzeschi  da "Poesie 1904-1914"



                                  
                                      Fotografie di Riitta Ikonen - Karoline Hjorth

sabato 30 agosto 2025

I PRATI DEL PARADISO... DUE



 
I prati del Paradiso   

E' un prato sterminato 
che nel mezzo è tutto vuoto.
Lo circondan giro giro
settecentomila beghine tutte in fila.
Tutte vestite e velate di nero
fanno del prato 
in un anno un giro intero.

Aldo Palazzeschi  da "Poesie 1904-1914"




Fotografie di Riitta Ikonen - Karoline Hjorth

martedì 26 agosto 2025

I PRATI DEL PARADISO... UNO

 

I prati del Paradiso    

Un  prato in forma di triangolo
equiangolo: un cipresso per angolo.
Nel mezzo,
situate 
pure in forma di triangolo
tre vecchie,
filano immobili
canapa candida.
Ogni ora mutano d'angolo.

Aldo Palazzeschi  da "Poesie 1904-1914"




Fotografie di Riitta Ikonen - Karoline Hjorth

giovedì 21 agosto 2025

STEFANIA CONSIGLIERE...

 


Per completare e garantire l'impresa di appropriazione, il mondo del plusvalore deve presentarsi a chi lo abita come l'intero dell'esistente e del possibile: non solo come il più potente e desiderabile dei mondi già esistenti, ma come il solo mondo immaginabile. Non basta quindi eliminare l'alterità che già esiste, bisogna anche bloccare il motore che la produce e che - generando biforcazioni, desideri, intuizioni, resistenze - porta i viventi a sperimentare nuovi modi di relazione, a co-divenire, a radicarsi nella loro storia singolare e nei loro luoghi propri: a produrre molteplicità, insomma. Perché ciò smetta di avvenire, la moderna reductio ad unum deve applicarsi anche ai margini dell'esistente, nelle lande incerte del preindividuale, dell'inattuale, dell'imprevedibile. Questa condizione propriamente totalitaria è stata raggiunta sbarrando l'accesso autonomo - dei singoli e delle collettività - all'immaginario, al rischio e alle possibilità che vi s'incontrano. Devono tacere terre, mari, montagne e cieli; sparire ninfe, lari, penati e spiriti dei morti; farsi macchine gli animali e le piante; farsi insignificanti i sogni; diventare impraticabili l'estasi mistica, l'innamoramento, le forme altre di esperienza, la trance; dev'essere rimossa la morte, resa insensata la malattia, mercificata la gioia e meccanizzata la depressione perché il plusvalore e il progetto psicotico di dominio universale possano avere corso. Il silenzio del mondo porta due vantaggi: permette di asservire e sfigurare senza remore tutto ciò che esiste; e, persuadendo gli umani che nulla esiste oltre al già noto, li deruba della possibilità di far esistere altro. Il miglior trucco del diavolo, diceva Baudelaire, è averci convinto della sua inesistenza. Nel momento stesso in cui, segretamente, li impiega nella fantasmagoria della merce e nella stregoneria del denaro, la modernità scaccia incanto, magia e immaginario dai loro luoghi propri: dalle pieghe del quotidiano, dall'ozio, dalla notte, dai boschi. La sua gestione è affidata al marketing, all'industria "culturale", ai professionisti di Hollywood e Netflix, esperti nel produrre il giusto dosaggio di romanticismo e richiamo all'ordine, estrattivisti incaricati di catturare la nostra aspirazione ad altro per piegarla al conformismo sociale, in modo che l'immaginario non possa mai diventare forza di trasformazione.


Stefania Consigliere  da "Materialismo magico Magia e rivoluzione"
Deriveapprodi edit. - 2023

domenica 17 agosto 2025

BACIAMI IL ...


                                                        - In questi giorni - 


      " Quando la danza finiva ci si piegava davanti al
caprone seduto sulla sedia e gli si baciava il deretano
con reverenza". E' la confessione di Walburga Knab,
una contadina bavarese che confessa a un implacabile
inquisitore le sue frequentazioni con il Maligno.

Baciarsi - Elisabetta Moro - Marino Niola
Einaudi edit. - 2021

martedì 12 agosto 2025

ANNA BADKHEN... - GUERRA - OGGI --

                               

                                                    - GUERRA - OGGI -


      Quando si  guarda l'immagine creata da un drone bi-
sogna pensare ai molteplici livelli di rimozione che rap-
presenta  e incarna - il drone e le persone nel suo mirino
su un continente, chi lo manovra su un altro, la persona
che guarda l'immagine prodotta su un terzo - e, al con-
tempo, alla sovrapposizione più sconvolgente: il drone
che fotografa un'atrocità può anche essere lo stesso che la
commette. E' la perversione di una perversione, uno snuff
movie in  versione selfie in prima linea scattato con il tele-
comando.

Anna Badkhen - Cronache di un mondo in movimento
Gramma Ferltrinelli - 2025

sabato 9 agosto 2025

ALLEN GINSBERG... Giorni di Nagasaki: Fantasia di ognuno...Ode plutonia...

 


Giorni di Nagasaki: Fantasia di ognuno                                   - OGGI -


Sono uscito e ceran cumuli
       di plutonio bombardato
       per tutto il Lower East Side
Neanche un edificio rimasto soltanto
      scheletri di ferro
drogherie bruciate, buche spalancate su
      puzzolenti acque di fogna

C'erano persone affamate che arrancavano
      per il deserto
UFO marziani con raggi
      Luce blu distruttrice
passavano in alto e prosciugavano tutte
       le acque

Palme amazzoniche carbonizzate per
       centinaia di miglia su entrambi le rive
       del fiume


10 agosto 1978


Allen Ginsberg - Poesie 1947 - 1995
il Saggiatore - 2019

 

martedì 5 agosto 2025

Oh Gorizia tu sei maledetta... GUERRA - IERI


                                                                                             
                                                                                        - GUERRA - IERI -


         «La mattina del cinque d'agosto
si muovevan le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì

Sotto l'acqua che cadeva al rovescio
grandinavan le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:

Oh Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu

Oh vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letti di lana
schernitori di noi carne umana
questa guerra ci insegna a punir

Voi chiamate il campo d'onore
questa terra di là dei confini
Qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì

Cara moglie che tu non mi senti
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini
che io muoio col suo nome nel cuor

O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.»


10 agosto 1916

E’ cominciata l’offensiva italiana sull’Isonzo. Gorizia è italiana! Notizie splendide, elettrizzanti; ne sono stato felicissimo. Eppure non so levarmi da questo stordimento fisico e morale che mi opprime…Ho sparato senza fine. Stanchi ma esultanti i soldati non si fermano. Si grida loro che vi possono essere insidie sul terreno. Non sentono nulla. E’ una gioia. Non più un colpo d’artiglieria austriaca. Scappano. E via, via, avanti.

da una lettera del tenente mitragliere Orlando Orlandi

O Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza ma per tanti ritorno non fu”

La sesta battaglia dell’Isonzo si svolse dal 4 al 16 agosto, la presa di Gorizia costo 26.000 morti.

sabato 2 agosto 2025

2 AGOSTO 1980... BOLOGNA... 10.25


                                                                                - OGGI -



 

martedì 29 luglio 2025

ANNA BADKHEN...

 


Mentre le majorettes attraversano Joal (porto di pescatori della Petite Cote senegalese) a passo di danza, l'Europa annuncia di aver "smarrito" 10.000 bambini migranti arrivati da soli, soprattutto da Medio Oriente, Asia centrale e Africa, a cercare asilo. L'anno successivo, gli Stati Uniti dichiarano di aver perso le tracce di 1500 bambini migranti, e tre anni dopo più di 500 risultano ancora scomparsi. Cosa succede quando i bambini scompaiono? Nulla, ci dice W.H.Auden: capita

mentre qualcun altro sta mangiando o aprendo una finestra
o anche solo passeggiando indifferente.
[...]
nell'Icaro di Bruegel, per esempio:
come tutto pigramente tende
a ignorare il disastro.

Anna Badkhen - Cronache di un mondo in movimento
Gramma Ferltrinelli - 2025

venerdì 25 luglio 2025

LA FAGLIA... pagina 23

 

pagina 23



I reperti indicano che in
questo luogo. migliaia di anni
fa, si celebravano riti religiosi


                                           " E ciò delimitava la frontiera" afferma Putzer


Bruciavano animali su questo
focolare ancestrale. Riti che
equivalevano a una dichiarazione
politica per lo straniero che 
attraversava le Alpi da nord:


                                                  "Non sei in un libero territorio. Dovrai rispettare le nostre regole".


LA FAGLIA - Carlos Spottorno - Guillermo Abril
Touring Club Italiano - 2024

martedì 22 luglio 2025

LA FAGLIA... pagina 22



pagina 22


 

" Quanto più scopri
più domande ti fai"
borbotta l'archeologo
Andreas Putzer


                        Nato in Italia ha studiato a Innsbruck ed è uno dei maggiori esperti di Otzi. La sua                              équipe  si è accampata a 2400 di altitudine, non molto lontano dalla scena del delitto.
                         


In quella che in val Senales
doveva essere una pista da sci,
cercano insediamenti primitivi.
Questo non è antico come Otzi,
forse ha 3500 anni.


                                            E' estate, ma fa un freddo gelido in questo tratto di valle. E il lavoro è                                                    lento e meticoloso. Tutto deve essere registrato per essere analizzato dopo.
                                            

LA FAGLIA - Carlos Spottorno - Guillermo Abril
Touring Club Italiano - 2024