venerdì 12 dicembre 2025

12 DICEMBRE 1969...




                                             OGGI - 12 dicembre 2025



 
ALTAN

sabato 6 dicembre 2025

WALT WHITMAN... CIBO 4 di 20...



Walt Whitman  1819-1892

 

Da “Il canto di me stesso”

 

Questa è la tavola a tutti imbandita,

questo è il cibo per la fame naturale,

offerto ai malvagi come ai giusti, a tutti ho esteso l’invito,

non voglio che nessuno si senta trascurato o escluso,

la mantenuta, il parassita, il ladro sono invitati;

non vi sarà differenza tra questi e gli altri,




Il corso del coltello
progetto spettacolo di 
Claes Oldenburg
Coosje van Bruggen
Frank O. Gehry
Venezia  - Campo dell'Arsenale
6/7/8/ settembre 1985

mercoledì 3 dicembre 2025

CHRISTIAN BOBIN...

 

Christian Bobin  1961 - 2022


Santi e assassini mi tirano per la manica. La casa è piena di esseri che hanno il fascino della nonesistenza, essendo solo libri. Una settimana dopo la tua morte, li ho messi tutti nei cartoni e li ho buttati fuori. Dopo sei mesi sono tornati, poeti, mistici, idioti di ogni sorta. In fondo mi sottraevi a loro invitandomi a fare una passeggiata nella foresta di Saint-Sernin, dove ci attendeva il tesoro nascosto delle nocciole e i proverbi fatti di luce - la biblioteca circolante dell'eterno. Leggere è una passione lenta. Provare meraviglia per una risata incisa nell'aria arriva più rapidamente all'essenziale.

da "Nerochiara"
Animamundi ediz. - 2015

domenica 30 novembre 2025

SIMON J. ORTIZ... CIBO 3 di 20...



Simon J. Ortiz  1941

 

Fame a New York

 

La fame ti penetra strisciando

da qualche punto dei muscoli

o del cemento o della terra

o del vento che ti sospinge.

 

Viene da te, chiedendo

cibo, parole, saggezza, ricordi giovanili

di luoghi dove hai mangiato, bevuto acqua fresca di fonte,

o stretto la mano a qualcuno,

o dello spazio dedicato a lente danze aggraziate,

a canti, a dei potenti, al mondo

conosciuto.

 

E’ così la fame ti assale.

Ti chiede sempre,

come stai figliolo? Dove sei?

Ti sei nutrito bene?

Hai fatto quanto ci si attende da te

quale appartenente al nostro popolo?

 

E’ il cemento di questa città,

il vento appiccicoso, le vetrine luccicanti,

le stridule urla dell’automazione, non possono,

veramente non possono, dare risposta a quella fame,

benché io abbia sinceramente e onestamente

desiderato di ricevere

da loro nutrimento.

 

Ho quindi cantato lentamente a me stesso:

mi nutro

dell’umile presenza

di tutto quanto mi circonda;

mi nutro

della tua anima, madre terra;

rendimi calmo e umile.

Benedicimi.

 

giovedì 27 novembre 2025

ARTHUR RIMBAUD... CIBO 2 di 20...



Arthur Rimbaud  1854-1891

 

Feste della fame

 

         Anna, Anna, fame mia,

         sul tuo ciuco fuggi via.

 

L’acquolina l’ho soltanto  

per le pietre  e l’arenaria.

Din! Din! Din! Mangiamo tanto,

roccia, ferro, carbone, aria.

 

Dei suoni brucate il fieno.

                    Fami, ballate!

Dei convolvoli il veleno

                     Lieto succhiate;

 

Mangiate sassi dal povero infranti,

vecchie pietre in luoghi santi,

ghiaie, figli dei diluvi,

pani sparsi in grigi spluvi!

 

Fami, o stracci d’aria nera;

                       bluità sonora;

-E’ lo stomaco che spera.

                        E’ la malora.

 

Già la foglia in terra vola!

Vado ai frutti in polpa molle.

Colgo il cuore delle zolle

l’erba-fu e l’erba viola.

 

                         Anna, Anna, fame mia!

                           sul tuo ciuco fuggi via.       

       

lunedì 24 novembre 2025

L'UNICO ANIMALE... J. LONDON

 


La principale caratteristica che distingue l'uomo dagli altri animali
è il fatto che l'uomo è l'unico animale che maltratta le femmine della sua specie.
E' una cosa di cui  il lupo  il coyote si rendono mai colpevoli.
E' una cosa che persino il cane, degeneratosi attraverso l'addomesticamento, non fa.


Jack London - La strada- Guanda Ed. 1976

giovedì 20 novembre 2025

DEREK WALCOTT ... CIBO 1 di 20...

 


Derek Walcott  1930-2017

 


Amore dopo amore

 

Tempo verrà

In cui, con esultanza,

saluterai te stesso arrivato

alla tua porta, nel tuo proprio specchio,

e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,

e dirà: Siedi qui. Mangia.

Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.

Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore

a se stesso, allo straniero che ti ha amato

 

per tutta la tua vita, che hai ignorato

per un altro e che ti sa a memoria.

Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,

 

le fotografie 



Il corso del coltello
progetto spettacolo di 
Claes Oldenburg
Coosje van Bruggen
Frank O. Gehry
Venezia  - Campo dell'Arsenale
6/7/8/ settembre 1985