Abdul Rhaman Haroun
Una volta una signora mi ha detto: "Ma questo Dadaismo, questo Surrealismo non avrà un cattivo effetto sui giovani?" Le ho risposto: "Signora, ho fatto molti quadri in vita mia e sto ancora cercando di fare un quadro alla cui vista certe persone cadono morte, ma non ci sono ancora riuscito." - Man Ray -
mercoledì 26 ottobre 2016
sabato 22 ottobre 2016
Gianmaria Testa...
Eppure lo sapevamo anche noi
l'odore delle stive
l'amaro del partire
lo sapevamo anche noi
e una lingua da disimparare
e un altra da imparare in fretta
prima della bicicletta
lo sapevamo anche noi
e la nebbia di fiato alle vetrine
e il tiepido del pane
e l'onta di un rifiuto
lo sapevamo anche noi
questo guardare muto
E sapevamo la pazienza
di chi non si può fermare
e la santa carità
del santo regalare
lo sapevamo anche noi
il colore dell'offesa
e un abitare magro, magro
che non diventa casa
e la nebbia di fiato alle vetrine
e il tiepido del pane
e l'onta del rifiuto
lo sapevamo anche noi
questo guardare muto
Gianmaria Testa 1958 - 2016
dal disco " Da questa parte del mare "
martedì 18 ottobre 2016
GAHAN WILSON...
"...is pleased to announce a complete and devastating victory over
the enemy. This is a recorded message. The Government is pleased..."
venerdì 14 ottobre 2016
Augusto Monterroso...
Quando il fiume è lento e si può contare su una buona bicicletta
o su un cavallo sì che è possibile fare il bagno due volte
(e anche tre, a seconda dei bisogni igienici di ognuno)
nello stesso fiume.
lunedì 10 ottobre 2016
giovedì 6 ottobre 2016
Martin Caparros...La fame...Appendice
"Quando do da mangiare alla gente mi chiamano santo.
Quando chiedo perché non hanno da mangiare mi chiamano
comunista", scrisse, ormai mezzo secolo fa, il vescovo brasiliano
Helder Camara.
domenica 2 ottobre 2016
Arthur Rimbaud...
Feste della fame
Anna, Anna, fame mia,
sul tuo ciuco fuggi via.
L'acquolina l'ho soltanto
per le pietre e l'arenaria.
Din! Din! Din! Mangiamo tanto,
roccia, ferro, carbone, aria.
Dei suoni brucate il fieno.
Fami, ballate!
Dei convolvoli il veleno
lieto succhiate;
Mangiate sassi dal povero infranti,
vecchie pietre in luoghi santi,
ghiaie, figlie dei diluvi,
pani sparsi in grigi spluvi!
Fami, o stracci d'aria nera;
bluità sonora;
-È lo stomaco che spera.
È la malora.
Già la foglia in terra vola!
Vado ai frutti in polpa molle.
Colgo al cuore delle zolle
l'erba-fu e l'erba viola.
Anna, Anna, fame mia!
sul tuo ciuco fuggi via.
Arthur Rimbaud 1854-1891
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