giovedì 26 ottobre 2017

Vladimir Majakovskij..................1917...2017...


1917 - 2017


"L'unica differenza, o la grande differenza tra me e Pasternak
è che quando sentiamo un tuono e
vediamo la luce di un lampo siamo egualmente commossi; 
ma io penso alla luce elettrica e
Pasternak a Dio" 

lunedì 23 ottobre 2017

Eduardo Galeano...



Finestra sulle proibizioni


Sul muro di un locale di Madrid c'è un cartello che dice:
E' proibito il canto flamenco.

Sul muro dell'aeroporto di Rio de Janeiro c'è un cartello che dice:
E' proibito giocare con i carrelli portavaligie.

Il che vuol dire che c'è ancora gente che canta e c'è ancora gente che gioca.



Eduardo Galeano   1940 - 2015

da "Parole in cammino" 








Jose Francisco Borges

giovedì 19 ottobre 2017

Matteo Guarnaccia...



La bicicletta                                                                                                   ABICI


Strumento primario di iniziazione, del passaggio dell'esperienza da parte dell' "anziano" amorevole.
Pensateci bene, nessuno che ci vuol male, potrà mai insegnarci a pedalare. Come in ogni
iniziazione che si rispetti c'è la perdita di sangue e la ferita che segna il distacco (le ginocchia sbucciate e le mani scartavetrate).
E la meraviglia di sentire il corpo entrare in automatica, il superare la goffaggine iniziale delle nuove
movenze, zac! la coscienza improvvisa che il vero equilibrio è nel movimento piuttosto che
nella staticità.
La rinnovata confidenza  col nostro sistema neuro-muscolare aiutata dalla preghiera cigolante delle
ruote sulla strada. Una meditazione tubolare completa, in contemplazione attiva, tra il paesaggio
fermo e il fiume del traffico che mentre pedali si scambiano le parti: in movimento il primo e
congelato il secondo. Come nuotare e fare l'amore, l'andare in bicicletta è programmato da qualche parte dei nostri geni, una volta appreso è impossibile dimenticarlo.
Il modello insuperato dello spostamento socialmente responsabile, senza spreco di risorse, non stressante e per di più divertente. La civiltà di un paese è direttamente proporzionale al rispetto
per i propri ciclisti. Andare in bicicletta non implica nessuna stupida esibizione di potenza,
richiede solo ottimismo e coraggio (dare le spalle alle auto è un vero atto di fede, compito del
nostro guerriero interiore). I Provos con le loro biciclette bianche a disposizione di chiunque.
Alfred Jarry e la sua patafisica scintillante bici da corsa. Albert Hofmann e la fatata pedalata
del '43. Le spettacolari bici fabbricate a Christiania. Veicolo egualitario, foriero di intimità
(portato mai nessuno in canna?) la bici è il muesli dei mezzi di trasporto.
Se i popoli precolombiani ignoravano la ruota per gli spostamenti e la utilizzavano solo per i
giocattoli, se i tibetani la concepivano esclusivamente per i loro strumenti di preghiera, la
bicicletta è la splendida sintesi degli usi possibili della ruota: gioco, trasporto e preghiera.




200 anni di bicicletta

lunedì 16 ottobre 2017

Roberto Roversi...



da  "Pianura  padana"                                                                                     ABICI

E' indice dei tempi
che le ragazze alzino un poco
la sottana e ridano negli occhi
con tanto candore d'angelo;
cadono sul prato
ansimando dopo corsa e fuga
per le ripe alberate,
la bicicletta a pezzi
buttata nella polvere;
e che l'innamorato dentro al fieno
bagni la febbre d'amore
stringendo una ladra che dibatte
le ali rondinelle.
Così passano gli anni.
Dura un giorno il furore.
Poi le care ragazze
sbiadiscono nelle case,
appassiscono il cuore,
accanto alla fontana delle piazze
coprono il bucato con la cenere.
Adagio alzano il collo a guardare
nelle sere tranquille
il ritorno degli uomini
per gli argini, le scintille
delle sigarette accese.


200 anni di bicicletta


giovedì 12 ottobre 2017

Delio Tessa...





De là del mur                                                                                                       ABICI


Foeura de porta Volta
de paes in paes
a la longa di sces
pedalavi in la molta

de la Comasna vuna
de sti matinn passaa:...

me seri dessedaa
con tant de grinta, in luna

sbiessa e in setton sul lett
pensavi: "cossa femm
incoeu?...l'è festa...andemm...
aria!...de sti fodrett...

moeuvet!te sèntet no
la pendola? Madonna!
Hin i noeuv or che sona
e sont in lett ammò!

giò con sti gamb...coragg,
ciappa la porta e proeuva
la bicicletta noeuva!"

A seri de viagg

donca e de mja in mja
intant che pedalavi
quiettin...quiettin...vardavi
la campagna drevia,

vardavi i camp, i praa
noster chì de Milan,
qui cari patanflan
di noster praa, settaa

denter in la scighera,
enter a moeuj, coi sò
fir de moron, coi sò
med de ganga...in filera

giò...giò...longa e longhera...
cassinn e cassinott,
paes e paesott
sgreg, pien de viran...

                                    l'era

ona matina grisa
d'ottober senza el vol
d'on passer, senza sol!...

...L'inverna...qui de Pisa...

riven adess in troppa
e la terra per lor
la smonta de color!
(...un'utomobel...s'cioppa!)

A manzina, chinscì,
che bella stradioeula!...
(...macchin...macchin...la spoeula
fan...)...e voo giò de chì!

Gabb e gabbett...firagn;
terra sutta...che gira
intorna al milla lira
la pertega...dagn

per mi che ghe n'òo minga!
Anca a fa l'avvocatt
aaah...te gh'ee pocch de sbatt...
...client che te siringa,

l'Irma, el padron de cà,
la lus, el calorifer...
l'è la storta del chiffer
che besogna trovà,

la tetta de tettà!...
Cantell...cisto...Cantell...
zappà patati...quell
magara l'è de fà!

Torna come el Frigeri
alla scimma di scimm,
al caroeu dol Regimm...
al Viro...ai someneri

torna!

        T'el là ol Pà-Bolla
su l'uss ch'al temp ol stròlega!
a battegh la cattolega
proeuvi d'ona parolla!

"O vu Regiò...disii
ch'a paes l'è cost chì?"
"A l'è Mombell...a l'è"


Fuori di Porta Volta, di paese in paese, lungo le siepi, pedalavo nella mota della strada Comacina, una di queste mattine passate...mi ero svegliato con tanto di broncio, con la luna a rovescio, e seduto sul letto pensavo:" cosa facciamo oggi? è festa... andiamo... aria! da queste federe... muoviti! non senti la pendola? Madonna! sono le nove che suonano e sono ancora a letto! giù con queste gambe... coraggio, prendi la porta e prova la bicicletta nuova!" Ero in viaggio dunque e di miglio in miglio, intanto che pedalavo pianino... pianino..., guardavo via via la campagna, guardavo i campi, questi nostri prati di Milano, quei cari pantaloni dei nostri prati, seduti dentro la nebbia, dentro a mollo, con i loro filari di gelsi, coi loro mucchi di letame... in fila giù giù... a non finire... cascine e cascinotti, paesi e paesotti rustici, pieni di villani... era una mattina grigia d'ottobre, senza il volo di un passero, senza sole! ... L'inverno... quelli di Pisa... arrivano in folla adesso e la terra per loro stinge di colore! (... un'automobile... scoppia!) A mancina, qui presso che bella stradicciola! (... macchine... macchine... fanno la spola...)... e vado giù di qui! Salici e salicetti scapitozzati... filari; terra asciutta... che si aggirano intorno alle mille lire la pertica... mal per me che non ne ho! Anche a fare l'avvocato, aaah... hai poco da strafare...  ... clienti che ti siringano, l'Irma, il padrone di casa, la luce, il calorifero; è la storta del chiffel che bisogna trovare, la tetta da tettare!... Cantello... cisto... Cantello... zappar patate... quello magari è da fare! Ritorna, come il Frigerio, alla cima delle cime, al beniamino del Regime, al Viro... ritorna alle sementi! Eccolo là il Pà Bolla che strologa il tempo sull'uscio! provo a chiedergli l'elemosina di una parola! "Oh voi, capo... dite che paese è questo qui?" "E' Mombello... è!"


200 anni di bicicletta

lunedì 9 ottobre 2017

Numeri...



Nel 2017 11.572 morti per arma da fuoco negli USA.


"Non sono le pistole ad uccidere
 ma gli americani che le impugnano.
Michael Moore"




200 anni della nascita della bicicletta




Nel 2014 il New York Times ha fatto due conti e ha calcolato che ogni giorno l'umanità 
passava complessivamente 39.757 anni sul social network. Jonathan Taplin osserva che 
"sono quasi quindici milioni di anni di manodopera gratis all'anno". E all'epoca
Facebook aveva solo 1,2 miliardi di utenti.




mercoledì 4 ottobre 2017

Eduardo Galeano...



Finestra sull'arrivo


Il figlio di Pilar e Daniel Weinberg fu battezzato sul lungomare;
durante il battesimo gli mostrarono ciò che è sacro.
    Ricevette in dono una lumaca:
    "Perché così impari ad amare l'acqua."
    Aprirono la gabbia di un uccello prigioniero:
    "Perché così impari ad amare l'aria."
    Gli diedero un fiore di geranio:
    "Perché così impari ad amare la terra."
    E gli diedero anche una bottiglietta chiusa:
    "Non aprirla mai, mai. Perché così impari ad amare il mistero."



Eduardo Galeano   1940 - 2015

da "Parole in cammino"





 
 Jose Francisco Borges