venerdì 27 settembre 2019

A. Gilioli... Quando Calcutta finirà...



Quando Calcutta finirà sott'acqua

Finché a soffrire del riscaldamento globale era qualche isoletta del Pacifico,
poteva sembrare quasi folclore; ora con l'acqua alla gola è invece il secondo
Paese più popoloso del mondo, l'India, e forse anche i negazionisti ammette-
ranno che qualcosa non va. Ad agosto le inondazioni hanno fatto più di 300 
morti e 200 mila sfollati nel Kerala e nel Karnataka, a sudovest del Paese;
a Calcutta invece, dove anche quest'anno il termometro ha superato i 45
gradi, gli scienziati hanno scoperto che le acque del Golfo del Bengala si
stanno alzando a una velocità superiore alla media del pianeta. Secondo
l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel 2070
proprio Calcutta sarà la città al mondo con più persone esposte alle inon-
dazioni costiere. Le risaie sulla foce del Gange sono già state abbandonate:
stanno diventando salate. Un rapporto della Banca mondiale prevede che solo
in Asia meridionale almeno 40 milioni di persone saranno costrette a emigrare
nei prossimi trent'anni per via dei cambiamenti climatici.  

1 di 6

2 di 6 - Giacarta
3 di 6 - Venezia 
4 di 6 - New York - New Orleans
5 di 6 - Maldive 
6 di 6 - Seychelles 


L'Espresso - 26 agosto 2018  

lunedì 23 settembre 2019

Haiku d'autunno...



.................... Haiku d'autunno ....................


Matsuo Basho 1644 - 1694

non un grano di polvere
a turbare il chiarore
del crisantemo bianco


Kobayashi Issa  1763 - 1827

        Dico parole brevi.
Se avessi anche un interlocutore...
      Luna di metà autunno.


Masaoka Shiki  1867 - 1902

vento d'autunno:
viviamo, e ci guardiamo l'un l'altra,
tu ed io

.................... Haiku d'autunno ....................


giovedì 19 settembre 2019

G. Barbujani...


Speranza e disperazione                                           


Negli ultimi cinque secoli i flussi migratori hanno raggiunto livelli senza precedenti, in
termini sia di distanze coperte, sia di quantità di persone che si spostano. E' tempo di affrontare
una domanda fondamentale: perché la gente migra? Una volta tanto, la risposta è semplice: o
perché vuole o perché deve. Perché vuole: i cacciatori seguono la selvaggina, gli agricoltori cercano
nuova terra arabile; si sposta continuamente chi commercia, di necessità, ma anche gli
industriali, in cerca di migliori infrastrutture e regimi  fiscali; fin dal Medioevo gli studenti
vanno nei posti dove l'istruzione è migliore o costa meno, e i loro docenti verso paesi in cui la
ricerca è meno trascurata. Molti di questi spostamenti incidono sulla società e sull'uso delle
risorse naturali: vivere vicino all'acqua semplifica la vita e i traffici, ma così certe aree si
riempiono di gente mentre altre si spopolano. E poi ci sono i cambiamenti climatici, gli
eventi politici e le epidemie. Allora si migra perché si deve: perché non c'è acqua o non c'è
lavoro; perché c'è la guerra o perché  non c'è ma ci hanno circondato di filo spinato; perché
si è in troppi, o in troppo pochi, o perché il gruppo (etnico, religioso, politico) cui apparteniamo
è perseguitato. Nel corso della preistoria e della storia tutto è cambiato più e più volte,
ma non le due molle che hanno spinto la gente via da casa: speranza e disperazione.


Guido Barbujani - Andrea Brunelli 
Il giro del mondo in sei milioni di anni
Il Mulino edizioni - 2018     

venerdì 13 settembre 2019

Numeri... Settembre 2019



Stati Uniti

Il paese delle armi
Dati  2019 aggiornati al 11 settembre


Sparatorie               39.231
Stragi*                          295
Feriti                       20.701
Morti                       10.363

* con almeno quattro vittime
           (feriti e morti) 

Fonte: Internazionale n. 1324

lunedì 9 settembre 2019

L. Masali...


Lago


Perché è una parola che non ha
                           paura di scendere
là dove fa buio
e l'acqua è profonda.
Troverò le parole per raccontare a
    Morgana la storia di sua nonna,
che non la può abbracciare perché
             un giorno era troppo triste
per accontentarsi di gurdare le
                                             onde
e ha voluto diventare un pesciolino.


Nuovo dizionario affettivo della lingua italiana 
Lago - Luca Masali - Fandango Libri - 2019

martedì 3 settembre 2019

L. Hughes...


Harlem


Cosa succede a un sogno rimandato?

Forse si prosciuga
Come uva appassita al sole?
O suppura come una ferita
E si spande?
Puzza forse come carne marcia?
O fa la crosta e si inzucchera
Come un dolce sciropposo?

Forse soltanto cede
Come un carico troppo pesante

O forse esplode?


Langston Hughes  1902-1967