31 maggio 1917
31 maggio 2017
Caro Arturo, quando ero a casa avevo
paura veder dei morti, qui invece bisogna camminare sopra, avevo
paura caminare di notte, qui si viaggia quasi sempre di notte e si
cerca l’impossibile e di andare tra i campi e i boschi per non
farsi vedere dal nemico, e sempre curvi si viaggia, ti dico Arturo
che la vita che si passa non si può comprenderla se non la si prova,
poi quelli che stanno sempre in trincea è più brutta ancora perché
quel poco che dormono son sempre per terra, son dolori passare un
mese senza poter riposare una notte e per il vito stanno molto male,
o parlato anche coi Austriaci quelli che fanno prigionieri e dicono
che anche loro stanno malissimo sul vivere e sono molto stanchi anche
loro di questa vita di macello, lo dicono anche loro che questa
guerra non è per acquistare teritori e terreni e solo una guerra di
macello, tanto per distrurre delle persone.
lettera inviata dalla zona di guerra a
Rovagnate