lunedì 28 novembre 2016

130 donne uccise...


Abbandonata

Sfregiata

Consumata

Picchiata

Degradata

Comperata 


Sfruttata

Lasciata

Stuprata

Umiliata

Venduta

Picchiata

Uccisa

Uccisa

Uccisa

Picchiata

Uccisa

Uccisa

Uccisa

Uccisa

Uccisa

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130 donne uccise in Italia nel
2010 2011 2012
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giovedì 24 novembre 2016

Helena Petrova Blavatski...

La nebbia morale


Vicino alla superficie della terra aleggia sopra di noi - per usare una similitudine appropriata - una fitta nebbia morale, composta dalle persistenti  esalazioni dei vizi e delle passioni umane.
Questa nebbia penetra la facoltà sensitiva fino a giungere al nocciolo dell'anima: la psiche individuale l'assorbe come una spugna fa con l'acqua, o come freschi fiotti di latte. Tutto ciò ottunde il senso morale, sprona e attiva i più bassi istinti, sbaraglia tutti i buoni propositi. Così come le esalazioni di una cantina fanno vacillare il cervello, o così come il pulviscolo irritante soffoca il respiro in una miniera, allo stesso modo questa pesante nuvola di influenze immorali trascina la facoltà sensitiva oltre i limiti dell'autocontrollo, ed egli diviene "ossesso" così come il nostro paziente inglese.




Fotografia di Luigi Ghirri

lunedì 21 novembre 2016

VitalianoTrevisan...ULTIMO STAGE



Del resto, uno dei tanti modi in cui gli insaporitori al soldo del potere hanno fatto fuori il lavoro, e la dignità a esso legata, è proprio attraverso la negazione delle classi sociali; pardon: non negazione, ma bensì superamento - da bravi comunicatori, gli esaltatori di sapidità non dicono mai nulla direttamente. Il risultato è comunque lo stesso.



NOTA Per il concetto di "insaporitori" si rimanda a Jeremy Rifkin, The End of Work. Nel generale, tutti quei giornalisti/commentatori/opinionisti/pseudoscrittori e comunicatori vari che, negli ultimi trent'anni, si sono propagati come una colonia di batteri in una discarica. Mi raccontava un amico, che da quaranta e più anni vende vino,che una volta il vino, oltre a essere più buono, costava meno e vendere era più facile. Anche perché, disse, dentro la bottiglia c'era solo vino. Adesso ci sono anche le parole di tutti quei giornalisti del cazzo, e in qualche modo bisogna mantenerli.


Vitaliano Trevisan  da " Works" - Einaudi ed.

martedì 15 novembre 2016

Vitaliano Trevisan...Nuvole



Non ho lavoro. Non ho la morosa. Non ho amici. Così ho molto tempo. sono un privilegiato: tempo e spazio definiscono la ricchezza e la ricchezza è privilegio di pochi. Tempo e spazio si possono entrambi occupare, ma io preferisco occupare solo il tempo, attraversando lo spazio. Per questo cammino in continuazione. Dove vado non ha importanza: mantenere una direzione è puro pretesto per tenere l'equilibrio, condizione essenziale per continuare a camminare. Fu dunque per caso che, qualche giorno fa, mi trovai a camminare per la strada che porta a Fimon paese. Era pomeriggio presto e il vento aveva pulito l'aria in modo meraviglioso. Alzai la testa: sopra la linea delle colline le nuvole   disegnavano un'altra linea delle colline appartenente a una diversa dimensione. Non potendomi arrampicare sulle nuvole, presi per le colline.


Vitaliano Trevisan  da "Shorts" - Einaudi ed.

venerdì 11 novembre 2016

Vitaliano Trevisan...STAGE



Come dargli torto? Di tanto in tanto, vedere un padrone a terra sanguinante è sempre qualcosa di piacevole per un operaio, di vivificante, un tonico per il suo spirito, per così dire. E del resto, almeno per uno della mia estrazione sociale, un padrone è un pò come la moglie di quel cinese che, una volta tornati a casa alla sera, si batte. Anche se non ha fatto niente, lui sa perché......L'odio è insieme troppo e troppo poco. Inutile cercare di spiegare. Forse potrebbe capirmi uno della mia razza (leggi estrazione sociale), ma quelli della mia razza raramente leggono.


Vitaliano Trevisan    da " Works " - Einaudi ed.

venerdì 4 novembre 2016

Morire per la patria...


4 NOVEMBRE  1916 - 2016


Nella prima metà del secolo scorso le nostre piazze e le nostre chiese, i nostri municipi si sono ammantati di lapidi che “celebravano” il sacrificio dei nostri combattenti, caduti per la Patria. Nello stesso tempo quelle lapidi chiudevano la bocca a ogni dissenso che potesse mettere in discussione i meccanismi della politica e del potere che quelle morti avevano prodotto. Morire per la Patria era un evento sacro e generoso: solo con quella trasfigurazione ideologica della morte si poteva rendere accettabile alla coscienza il peso insostenibile del dolore che aveva devastato la vita di quasi tutte le famiglie italiane (la grande guerra aveva prodotto circa 750.000 morti, il doppio dei caduti della II guerra mondiale).




Illustrazione di Thierry Dedieu 

martedì 1 novembre 2016

David Cronenberg...




 ...alcune delle farfalle appartenenti alla tribù Nymphalini, per esempio - Ammiraglio, Virgola, Egea, Vanessa - hanno tutte l'abitudine di posartisi in testa quando cerchi di catturarle, e se ti muovi di scatto volano via ma solo per volteggiare un po' e posarsi di nuovo sulla tua testa; comportamento che non riscontreresti mai in una Monarca o in una Tigre coda di rondine...