venerdì 29 gennaio 2021

PRIMO LEVI... PARTIGIA

                                               

Partigia


Dove siete partigia di tutte le valli, Tarzan, Riccio,

Sparviero, Saetta, Ulisse?

Molti dormono in tombe decorose,

quelli che restano hanno i capelli bianchi

e raccontano ai figli dei figli

come, al tempo remoto delle certezze.

hanno rotto l'assedio dei tedeschi

là dove adesso sale la seggiovia.

Alcuni comprano e vendono terreni,

altri rosicchiano la pensione dell'Inps

o si raggrinzano negli enti locali.

In piedi, vecchi: per noi non c'è congedo.

Ritroviamoci. Ritorniamo in montagna,

lenti, ansanti, con le ginocchia legate,

con molti inverni nel filo della schiena.

Il pendio del sentiero ci sarà duro,

ci sarà duro il giaciglio, duro il pane.

Ci guarderemo senza riconoscerci,

diffidenti l'un dell'altro, queruli, ombrosi.

Come allora, staremo di sentinella

perché nell'alba non ci sorprenda il nemico.

Quale nemico? Ognuno è nemico di ognuno,

spaccato ognuno dalla sua propria frontiera,

la mano destra nemica della sinistra.

In piedi, vecchi, nemici di voi stessi:

la nostra guerra non è mai finita


23 luglio 1981 

"partigia" è l'abbreviazione invalsa in Piemonte per partigiano    


Primo Levi dopo l'otto settembre scelse di salire in montagna. Arrestato dalla milizia fascista il 19 dicembre del 1943, riconosciuto come ebreo fu mandato al campo di Fossoli, e da lì ad Auschwitz.


martedì 26 gennaio 2021

G. Debenedetti...



- IN QUESTI GIORNI -                        




da " Otto ebrei " settembre 1944


Anche gli ebrei vennero, più o meno d'improvviso, dichiarati "portatori" : e invano cercarono il germe ch'erano accusati di tenere addosso, invano si guardarono d'attorno per vedere se avessero contagiato qualcuno. Gli "altri", intorno a loro, splendevano di salute. Gli "altri" si sentivano così forti che avevano perfino voglia di menare le mani, di spendersi negli sport più esuberanti: e infatti, di lì a poco, cominciarono la guerra.


Giacomo Debenedetti  1901-1967

venerdì 22 gennaio 2021

DAVE EGGERS.....................CONTENITORE CAPODANNO


                                         CONTENITORE CAPODANNO


e noi saremo pronti, alla fine di ogni giorno saremo pronti,
non diremo di no a niente, cercheremo di stare svegli mentre tutti dormono,
non dormiremo; staremo svegli a fabbricare scarpe assieme agli elfi,
e respireremo tutta l'aria piena di vetro e unghie e sangue, la respireremo 
e la berremo, così densa, e quando sarà il momento non avremo rabbia,
saremo sereni, stanchi abbastanza per lasciarsi andare,
con gratitudine; stringeremo le mani a tutti quanti, addio, addio, e poi
faremo lo zaino, una merenda, ed entreremo nel vulcano...  


lunedì 18 gennaio 2021

BERTOLT BRECHT...



Ogni anno in settembre quando comincia l'anno scolastico 


Ogni anno in settembre, quando comincia l'anno scolastico le donne nelle cartolerie dei sobborghi
comprano i libri di scuola e i quaderni per i loro bambini. Disperate cavano i loro ultimi soldi
dai borsellini logori, lamentando
che il sapere sia così caro. E dire che non hanno
la minima idea di quanto sia cattivo il sapere
destinato ai loro bambini.


Bertolt Brecht

venerdì 15 gennaio 2021

W. SZYMBORSKA.......................CONTENITORE CAPODANNO


                                             
                                                         CONTENITORE CAPODANNO   




 

martedì 12 gennaio 2021

W. SZYMBORSKA........................CONTENITORE CAPODANNO



                                                                     CONTENITORE CAPODANNO              




 

sabato 9 gennaio 2021

BERTOLT BRECHT....................CONTENITORE CAPODANNO




Bertolt Brecht                                                         CONTENITORE CAPODANNO




La parabola di Budda sulla casa in fiamme.


Gotama, il Budda, insegnava

la dottrina della Ruota dei Desideri, cui siamo legati, e

ammoniva

di spogliarsi d’ogni passione e così

senza brame entrare nel nulla, che chiamava Nirvana.

Un giorno allora i suoi discepoli gli chiesero:

“ Com’è questo Nulla, Maestro? Noi tutti vorremmo

liberarci da ogni passione, come ammonisci; ma spiegaci

se questo Nulla in cui noi entreremo

è qualcosa di simile a quella unità col creato

di quando si è immersi nell’acqua, al meriggio, col corpo

leggero

quasi senza pensiero, pigri nell’acqua; o quando nel sonno si

cade

sapendo appena di avvolgersi nella coperta

e subito affondando; se questo Nulla dunque

è così, lieto, un buon Nulla, o se invece quel tuo

Nulla è soltanto un nulla, vuoto, freddo, senza significato “.

A lungo tacque il Budda, poi disse con indifferenza:

“ Non c’è, alla vostra domanda, nessuna risposta “.

Ma a sera, quando furono partiti,

sedette ancora sotto l’albero del pane il Budda e disse agli altri,

a coloro che nulla avevano chiesto, questa parabola:

“ Non molto tempo fa vidi una casa. Bruciava. Il tetto

era lambito dalle fiamme. Mi avvicinai e m’avvidi

che c’era ancora gente, là dentro. Dalla soglia

li chiamai, chè ardeva il tetto, incitandoli

a uscire, e presto, Ma quelli

parevano non aver fretta. Uno mi chiese,

mentre la vampa già gli strinava le sopracciglia,

che tempo facesse, se non piovesse per caso,

se non tirasse vento, se un'altra casa ci fosse,

e così via. Senza dare risposta

uscii di là. Quella gente, pensai,

deve bruciare prima di smettere con le domande. Amici,

davvero,

a chi sotto i piedi la terra non gli brucia al punto che paia

meglio qualunque cosa piuttosto che rimanere, a colui

io non ho nulla da dire “. Così Gotama, il Budda.

Ma anche noi, che non più ci occupiamo dell’arte della pazienza

ma piuttosto dell’arte dell’impazienza, noi che tante proposte

di natura terrena formuliamo, gli uomini scongiurando

a scuoter da sé i propri carnefici dal viso d’uomo, pensiamo

che a quanti,

di fronte ai bombardieri del capitale, già in volo, domandano

e troppo a lungo, che ne pensiamo, come immaginiamo il

futuro,

e che ne sarà dei loro salvadanai e calzoni della domenica, dopo

tanto sconvolgimento, noi

non molto abbiamo da dire. 


mercoledì 6 gennaio 2021

BERTOLT BRECHT.....................CONTENITORE CAPODANNO


 Bertolt Brecht                                                             CONTENITORE CAPODANNO


A chi esita


Dici:

per noi va male. Il buio

cresce. Le forze scemano.

Dopo che si è lavorato tanti anni

noi siamo ora in una condizione

più difficile di quando

si era appena cominciato.


E' il nemico ci sta innanzi

più potente che mai.

Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso

una apparenza invincibile.

E noi abbiamo commesso degli errori,

non si può negarlo.

Siamo sempre di meno. Le nostre

parole d'ordine sono confuse. Una parte

delle nostre parole

le ha stravolte il nemico fino a renderle

irriconoscibili.


Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?

Qualcosa o tutto? Su chi

contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti

via dalla corrente? Resteremo indietro, senza

comprendere più nessuno e da nessuno compresi?


O contare sulla buona sorte?


Questo tu chiedi. Non aspettarti

nessuna risposta 

oltre la tua.

venerdì 1 gennaio 2021

Haiku di buon anno..........................



...................... Haiku di buon anno ......................


Sho-u  1860 - 1943


Del primo sogno dell'anno nuovo

nessuno è partecipe, 

ma ne ho solo sorriso in segreto,

tra me e me