martedì 30 agosto 2016

giovedì 18 agosto 2016

sabato 13 agosto 2016

Zingari di merda...Giovanni Giovannetti...Appendice 2



Nel ventre di un girone dantesco

Listeava è un villaggio di frontiera verso il Danubio,
l'antico confine d'acqua tra la Valacchia e l'impero ottomano.
Qui, dentro buche schifose ricoperte alla meglio con la paglia,
non sotterrano solo i morti ma anche i vivi. Per gli zingari di
Listeava, che abitano sottoterra, quelle sono "case", la punta estrema
dell'estrema povertà nella quale versano ombre di uomini,
donne e bambini male in arnese, sotto la neve di un gelido inverno.
Una miseria tremenda, una povertà che annichilisce, senza vie di fuga
né biglietti di sola andata per l'Ovest.
Ai nuovi miserabili non è concesso nemmeno il riciclaggio dei rifiuti
visto a Slatina o tra i cartoneros boliviani di Buenos Aires,
o la lavorazione degli scarti di ferro rame e alluminio cercati
nelle pattumiere delle fabbriche.
Non sono caldarari (pentolari), costorari (zingari di origine turca
che fabbricano coltelli e commercio in cavalli), 
laieti (ramai), ursari (venditori ambulanti), tismanari o lautari (musicisti),
gabori (lattonieri ), fierari (maniscalchi ), aurari e argentari (orefici), o
poveri rudari, che lavorano il legno; sono solo miserabili che hanno
fieramente attraversato il Novecento senza entrare in nessuna categoria
economica politica o sociale.
Un mistero abitato da un primitivo senso di appartenenza.


Antonio Moresco...
Zingari di merda...
Fotografia di Giovanni Giovannetti...
edizioni Effigie...


mercoledì 10 agosto 2016

10 Agosto 1916...Oggi...cento anni fa

10 agosto 1916
10 agosto 2016

E’ cominciata l’offensiva italiana sull’Isonzo. Gorizia è italiana! Notizie splendide, elettrizzanti; ne sono stato felicissimo. Eppure non so levarmi da questo stordimento fisico e morale che mi opprime…Ho sparato senza fine. Stanchi ma esultanti i soldati non si fermano. Si grida loro che vi possono essere insidie sul terreno. Non sentono nulla. E’ una gioia. Non più un colpo d’artiglieria austriaca. Scappano. E via, via, avanti.

da una lettera del tenente mitragliere Orlando Orlandi

O Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza ma per tanti ritorno non fu”

La sesta battaglia dell’Isonzo si svolse dal 4 al 16 agosto, la presa di Gorizia costo 26.000 morti.





Karl Blossfeldt

      Oggi...cento anni fa      

lunedì 8 agosto 2016

Zingari di merda...Appendice 1



Chandra Livia Candiani è una poetessa che tiene seminari di poesia nelle scuole elementari della periferia di Milano. I due bambini rom, autori di queste poesie, non frequentano più questa scuola, il campo è stato sgomberato e i suoi abitanti mandati ancor oltre le periferie.




Marius nove anni

Il silensio

Paura volio giocare ma o paura,
volio dire qualcosa ma o paura,
volio cantare ma o paura,
tuti mi prendono in giro e o paura,
o paura di tuto e sono da solo.
Silensio.

Il silensio mi pasava tra le vene
sembra infinito il silensio.


Anonimo dieci anni

La poesia
è una clandestina
che gira di nascosto
per il mondo.

Sei tu maestra
con lo zaino con le campane
le conchiglie e le piume
che se ti fermano i vigili
cosa diranno.

tratte da " Ma dove sono le parole? " Effigie edizioni

martedì 2 agosto 2016

Benjamin Péret...



Epitaffio per un monumento ai caduti


Il generale ci ha detto
il dito nel buco del culo
Il nemico
è di là Avanti
Era per la patria
Noi siamo partiti
il dito nel buco del culo
La patria l'abbiamo incontrata
il dito nel buco del culo
Morite o
salvatemi
il dito nel buco del culo
Abbiamo incontrato il kaiser
il dito nel buco del culo
Hindenburg Reischoffen Bismarck
il dito nel buco del culo
il granduca X Abdul-Amid Sarajevo
il dito nel buco del culo
mani tagliate
il dito nel buco del culo
Ci hanno spezzato le tibie
il dito nel buco del culo
divorato lo stomaco
il dito nel buco del culo
bucato i coglioni con i fiammiferi
il dito nel buco del culo
e poi dolcemente
siamo crepati
il dito nel buco del culo
Pregate per noi
il dito nel buco del culo