Quando è scoppiata la rivoluzione bolscevica parecchi nostri amici hanno confuso ciò che era rivoluzione contro il governo preesistente (zarista) e ciò che era nuovo governo che veniva a sovrapporsi alla rivoluzione per frenarla e dirigerla ai fini particolari di un partito. Noi ammiriamo la loro sincerità, la loro energia, ma come non siamo stati mai d'accordo sul terreno teorico, non sapremo solidarizzarci con loro quando dalla teoria si passa alla pratica. In realtà (a proposito di dittatura del proletariato) si tratta della dittatura di un partito, o piuttosto dei capi di un partito; ed è dittatura vera, coi suoi decreti, con le sue sanzioni penali, coi suoi agenti esecutivi e soprattutto con la sua forza armata, che serve oggi anche a difendere la rivoluzione dai suoi nemici esterni, ma che servirà domani per imporre ai lavoratori la volontà dei dittatori. Anche il generale Bonaparte servì a difendere la rivoluzione francese contro la reazione europea, ma nel difenderla la strozzò. Lenin,Trotzki e compagni, sono sicuro dei rivoluzionari sinceri, così come essi intendono la rivoluzione; ma essi preparano i quadri governativi che serviranno a quelli che verranno dopo per profittare della rivoluzione ed ucciderla. Essi saranno le prime vittime del loro metodo.
da una lettera a Luigi Fabbri, Londra 30 luglio 1919
Nessun commento:
Posta un commento