giovedì 15 dicembre 2016

Paolo Agrati...



Battaglie feroci dal divano di casa


Da quando spreco il mio tempo in rete
ho allargato il concetto di amici.
Frequento animali cani mici
che hanno un profilo, una vita
illustrata: qui rido, qui gioco
qui mangio una scatoletta; qui dò
al mio padrone un sacco d'affetto.
"Hello! I am the cat playing with my shit."
"Hello! I am bunny playing with my shit."
"Hello! I am the dog playing with my shit."
Sono amico di bar, di locali
negozi di stampa digitale.
Del cugino Itt, del grande Lebowsky
e di Yoda di Guerre Stellari.
Sono perfino amico di Gesù.
So sempre di chi è il compleanno
qual'è l'artista che muore, in più
su ogni argomento esprimo un parere
un commento: conduco battaglie
feroci dal divano di casa
difendo le foche i gay iraniani
le donne stuprate a Bombay
l'Amazzonia, le balene a colpi
di like. Mi indigno per il cancro
ai bambini per gatti e delfini
nei piatti dei cinesi cattivi.
Condivido tutto. Lo sformato
di patate, le foto dei piedi
delle cagate che ho comprato.
Ogni interessantissima azione
del mio quotidiano interessante.

E' di me stesso che un pò fatico
ad essere amico; non esco se
prima non ho guardato il diario
a scuola ero molto meno serio
Adesso che ho anche uno smartphone
rischio alla guida per digitare
il tuo nome sto sempre a spiare
che fai, se scrivi di me di noi se
la tua vita è ancora felice.
Potrei sempre prendere un auto un tram
venirti a baciare, ma la dote
della quale difetto è il coraggio.

Il coraggio d'affrontare la vita
è la dote che continua a mancare.

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