venerdì 1 giugno 2018

Sembra ieri...

- AUGURI ITALIA -                                               


"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l'acqua, molti di loro puzzano
anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e
alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad
avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due
e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini
vengono utilizzati per chiedere l'elemosina, ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro
e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli
che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se
ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma
perché si è diffusa la voce  di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando
le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere,
ma soprattutto non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare
e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali".
Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti
più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che famiglie
rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli al quali è riferita gran parte di questa
prima relazione, provengono dal sud dall'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza
e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.


Ispettorato per l'immigrazione del Congresso Americano - ottobre 1912

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