martedì 5 febbraio 2019

Valerio Magrelli...



Dio è un lapsus


Chi sono i credenti? Orfanelli
abbandonati che si ostinano a credere
il padre ancora vivo
- un padre, inoltre, che li creda vivi:
non sanno rassegnarsi alla solitudine.
Quale struttura incoercibile

è l'antropomorfismo!
Dio con la barba; Dio con un figlio; Dio!
Il suo stesso concetto prova tutto
il terrore dell'uomo sulla terra,
il terrore che vado scongiurando
a forza di bestemmie,

io stesso poveretto...Ma contro chi?
Tutt'al più contro babbo mannaro.
Sarebbe bello avere, un padre perfido.
Macché! nemmeno quello.
Bestemmie imperdonabili, perché inutili.
Se qualcuno risponde, è solo l'eco.

PS. Ad ogni modo, già il fatto che lo scriva,
sta a dimostrare, se fosse necessario,
che proprio non riesco a darmi pace.
Al massimo arrivo a convincermi
che il genitore sia tanto malvagio
da averlo scelto apposta, di non essere.

PPS. Ma resta incorreggibile. Così,
mentre spedisco la mail con questo testo,
mi confondo, e invece che in
"oggetto",
indico Dio sotto
"destinatario".


Valerio Magrelli 1957

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