I monumenti ai caduti sono sorti in
tutta Europa alla fine della prima guerra mondiale. In Italia la
sofferenza generata dalla guerra si rovesciò nella celebrazione
della vittoria, della nazione, del sacrificio. Nella incrollabile
certezza della pietra e del ferro dei monumenti si intravede
l’embrione dell’incrollabile certezza nel duce. Il dubbio, l’idea
che le cose possano andare diversamente, che dalla guerra l’umanità
si possa emendare resta affidata a molte utopie, a pochi progetti
politici e alla poesia. Nella poesia è insito il sospetto che il
reale possa essere diverso, che tutto possa essere ancora detto, che
all’inevitabilità della guerra possa rispondere il dubbio
che apre altre strade.
quella ridotta in pezzi, che non avrà lettori:
Il pianeta andrà in briciole.
Quelli che ha creato lo annienteranno.
Per vivere insieme, abbiamo saputo inventare solo il
capitalismo.
Ma con la fisica abbiamo inventato qualcosa di più.
Ossia questo: morire insieme.
Bertolt Brecht 1898 - 1956
la stesura è da collocarsi tra il 1945-47
Monumento ai caduti Trieste
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