venerdì 15 luglio 2016

Antonio Moresco.......Zingari di merda...

... pendolare tra la Romania e l'Italia, arrivato anche lui fin qui attraverso il tunnel spaziotemporale che ha portato gli zingari dall'antica  India attraverso l'Armenia, la Persia, l'Impero Bizantino, fino al cuore di questa nuova Europa cosiddetta globale dove vive, come gran parte del suo popolo, senza mai farsi assimilare completamente, gestendo un'economia preindustriale precaria, intermittente, parassitaria e di sussistenza, vivendo con le briciole che cadono dalla tavola dei nuovi presunti padroni d'Europa, gli scarti, in questa nuova dimensione economica che ha la pretesa di definirsi globale ma che pretende nello stesso tempo che gli uomini stiano fermi continuando a recitare la parte economica che è stata loro assegnata. Invece ogni cosa si muove, gli uomini si spostano, si sono sempre spostati, si sposteranno sempre, mettono continuamente in sofferenza le strutture che si fissano per alcuni istanti nel corso del tempo nella loro continua ricerca e illusione di ricchezza e salvezza. Orde di donne e uomini, migrazioni umane che si spostano dall'Africa, dall'Asia, dall'America meridionale, gli stessi barbari che premevano contro le frontiere presidiate dell'Impero Romano. Allora c'erano i generali e anche i generali che diventavano poi imperatori che li ricacciavano indietro continuamente con la guerra, che portavano la guerra di conquista sui loro stessi territori aprendo continue voragini geopolitiche, anche nelle zone che stiamo attraversando e in quelle dove siamo diretti. Adesso pretendono che gli uomini stiano fermi, o che si spostino solo secondo le loro convenienze economiche e le loro alchimie finanziarie, che le migrazioni umane cessino, senza neanche assumersi il peso e il prezzo spaventoso delle guerre, con le loro campagne di stampa, le loro ipocrite, inutili leggi, purché non si avvicinino troppo numerosi al piccolo bottino che hanno creduto di avere messo in salvo nella loro piccola Europa e nelle altre piccole zone boreali del mondo. Si sono inventati persino delle piccole e contingenti teorie per rassicurarsi che la vita si ferma, che la storia si ferma, dopo quelle sul progresso illimitato su cui si sono fondate rivoluzioni politiche e nuovi imperi economici. Mentre queste orde di miserabili di cui avevano perso conoscenza si stanno riaffacciando con le loro facce arcaiche anche nel cuore del nostro continente. La parte più enigmatica e meno gestibile e assimilabile di quest'orda sono questi antichi migratori che vengono non si sa bene da dove, né perché, che si stanno spostando metro dopo metro anche attraverso il nostro continente. con un continuo movimento pendolare in avanti e all'indietro e poi ancora in avanti, a macchia di leopardo, da sei secoli almeno, e che adesso stanno compiendo questo nuovo tratto del loro inconcepibile viaggio nel cuore stesso del nostro paese e sotto i nostri occhi.

Antonio Moresco...
Zingari di merda...
Giovanni Giovannetti...
edizioni Effigie...1 di 3

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