13 giugno 1917
13 giugno 2017
Il posto dove siamo si chiama il vallone Doberdo' bisognerebbe vedere
quante baracche che ci sono quanti ricoveri quanti lavori di offesa e di
difesa qua si è creato un altro nuovo mondo trasformato tutto dalla
natura di un terreno civile in una natura artificiale bellica poveri omini
tutti i vostri studi come male li ai adoprati! Io sono qui e posso essere
nelle ultime ore di vita ed ai miei bambini cosa li lascierò? altro che
della fame perché tutto ciò che noi, e i nostri padri avevano prodotto
siamo venuti a distruggerli sopra a questi monti quanto siamo in civili!
Si trova dei paesetti che fanno piangere anche i sassi per che non ci e rimasto
un muro che sia alto più di due metri ma poi in che condizioni povere
famiglia che ci abitano e si combatte per la civiltà?
Io non so quale siano le barbarie.
da una lettera di Giuseppe Manetti
Nessun commento:
Posta un commento