lunedì 17 giugno 2019

Chris Abani...



Cartografie


Non c'è terra natale.
Siamo sempre su un binario
in attesa di un treno che quasi mai arriva.
L'espresso è un drago che urla in stazione.
A volte c'è la neve, a volte il sole. A volte diciamo:
è questa la mia stazione. Ma in realtà è tutto viaggio.
Nessuno dà e nessuno prende.
Il miracolo vero è che l'amore succede ogni volta.
Se c'è una terra natale è questa la sua geografia.
Io credo in Dio. Ecco l'ho detto.
Questo dimostra che sono nigeriano.
Eppure ci si può solo avvicinare all'oggetto del desiderio.
Eppure siamo sempre su un treno diretto verso la felicità.
Quel che raggiungiamo è caffè, biscotti e Bob nell'iPod.
Alessandria, in Egitto, è una città e una biblioteca -
speranza e destino.
Il mondo è spesso così.
Alcune cose sembrano sangue, alcune
sanno di fango e ruggine.
Non sono sangue. Non lo sono.
Libertà fumava la pipa sui gradini del museo
a Harare. Disse, tirando su col naso,
è arrivato presto l'inverno in Africa.
Non c'è nulla di gentile in questa antica guerriglia:
ma tutta grazia, tutta grazia.
Non le credevo quando disse:
una volta ho visto farfalle come l'anima di un uomo
in uno sminamento, in guerra. Qui,
a Venezia, vedo una zingara che canta
in Piazza San Marco. E i piccioni.
E la pioggia e un inspiegabile raggio;
luce azzurra da una vetrata colorata.
Forse è questo che intendeva dire Libertà.
Saggezza mi venne incontro all'aeroporto.
Non è mai troppo lontano il ritorno a casa, disse.
A Siena, in un bel bar di Piazza del Campo
a bere caffè davanti a mendicanti profughi dell'Est Europa,
un tizio mi dice: la letteratura in Italia non è come in Nigeria.
Qui non c'è sofferenza. Non abbiamo problemi da combattere.
L'orologio della torre batte le quattro.
Cosa si può dire a uno che ascolta Bob Marley
su un treno che sfreccia per la Toscana?
Jah Jah we're taking it easy, skanking it slow -
e che amore sia!


da "Migrazioni / Migrations"
Wole Soyinka
66thand2nd editore - 2016


Nessun commento:

Posta un commento