domenica 29 maggio 2022

VELIMIR CHLEBNIKOV... 2 di...

 

L'unico Libro


Io vidi che le nere Vede,
il Corano e il Vangelo
e i libri dei mongoli
in tabelle di seta,
con polvere di steppe,
con letame fragrante,
come sogliono fare 
le calmucche ad ogni alba,
da soli innalzarono un rogo
e vi si posero sopra da soli.
Le bianche vedove in una nube di fumo si nascondevano,
per affrettare l'avvento
dell'Unico Libro,
le cui pagine sono più grandi del mare
e vibrano come le ali d'una farfalla turchina,
ed un filo di seta é  il segnalibro,
dove il lettore ha fermato lo sguardo.
Grandi fiumi dal flusso turchino:
- il Volga, ove cantano a Ràzin di notte,
- il Giallo Nilo, ove pregano il sole,
- lo Jangtsekiang, ov'é densa brodaglia di gente,
- e tu Mississippi, ove gli yankies
portano come calzoni il cielo stellato,
nel cielo stellato avvolgendo le gambe,
- e il Gange, dove uomini scuri sono alberi di intelligenza,
- e il Danubio, ove in bianco bianchi uomini
in bianche camicie stanno sull'acqua,
- e lo Zambezi, ove gli uomini sono più neri d'uno stivale,
- e l'Ob impetuoso, ove frustano l'idolo
e lo mettono con gli occhi all'angolo,
mentre mangiano dei cibi grassi,
- ed il Tamigi, dov'è grigio tedio.
Il genere umano è il lettore del libro!
E in copertina è la scritta del suo creatore,
il mio nome a caratteri azzurri.
Sì, ma tu leggi con negligenza,
fa più attenzione,
sei troppo distratto ed hai l'aria di un perdigiorno.
Sono come lezioni di legge divina
queste nere catene e i grandi mari!
Presto, presto tu leggerai
quest'Unico Libro!
Nelle sue pagine balza la balena
e l'aquila reale, doppiando la pagina d'angolo,
si adagia sulle onde marine, sui seni dei mari,
per riposare sul letto dell'aquila oceanica.

1920


VELIMIR
LINGUAGGIO STELLARE
CHLEBNIKOV

continua...

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