venerdì 19 maggio 2023

ROGHI DEI LIBRI...



PRIMA IN ITALIA - 10 MAGGIO 1933                   


 Io ho veduto la devastazione poche ore dopo. Mi è parso il lavoro di una geldra di forsennati che si sia data alla devastazione del luogo con gli zapponi, con il fuoco, con i martelli, i picconi per sfondare, abbattere, distruggere. Lo studio del direttore era una rovina. Il pavimento intavolato era tutto sottosopra. Vi si affondava nel terriccio. Le pareti avevano segni larghi, affumicati, scrostati, demoliti. Vi hanno fatto dei falò, alimentati dai volumi intonsi di Carlo Marx, di Engels, di Lenin, di Trotski e di molte altre personalità del pensiero socialista. I caratteri della stamperia erano divenuti una babele. Una confusione di lettere pestate le une sulle altre. Le fiamme devastatrici hanno avvolto mastri, registri, sedie, colonne di giornali arretrati o, in aspettazione d'essere impaccati per la ferrovia. Quello che rimaneva del fuoco veniva defenestrato e buttato nel Naviglio. Sembra che la guerra abbia insegnato a uccidere.


L'assalto squadrista alla sede dell' "Avanti" a Milano, nell'aprile 1919, negli scritti del giornalista Paolo Valera, testimone dei fatti.

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