DIARIO CILENO
11 settembre 1973 ore 8,30 - GOLPE. Colpo di stato. Pinochet, Merino, Leigh e Mendoza, i capi delle tre armi e dei carabinieri, si ribellano. Proclama solenne: di fronte alla crisi...l'esercito prende il potere. Su un altra lunghezza d'onda ascolto Allende che, perfettamente calmo, parla dalla Moneda. Radio Corporaciòn (socialista) chiama i lavoratori delle fabbriche e i soldati a sollevarsi.
ore 14,10 i militari chiedono agli abitanti di esporre le bandiere per festeggiare la liberazione del paese. La vedova mia dirimpettaia apre la finestra e tira fuori una bandiera...stamattina, pieno di furore e dolore, un militante dell'UP mi diceva: nessuno potrà più parlarci di via elettorale al socialismo.
da "Vita e morte del Cile popolare" di Alain Touraine (1925-2023), sociologo francese arrivato a Santiago il 21 luglio 1973. Lì comincia a tenere un diario "sociologico" che prosegue fino al 24 settembre, giorno in cui lascia il Cile. Il testo venne pubblicato nello stesso anno senza nessuna revisione.
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