- GUERRA - IERI -
«La mattina del cinque d'agosto
si muovevan le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì
Sotto l'acqua che cadeva al rovescio
grandinavan le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:
Oh Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu
Oh vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letti di lana
schernitori di noi carne umana
questa guerra ci insegna a punir
Voi chiamate il campo d'onore
questa terra di là dei confini
Qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì
Cara moglie che tu non mi senti
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini
che io muoio col suo nome nel cuor
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.»
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì
Sotto l'acqua che cadeva al rovescio
grandinavan le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:
Oh Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu
Oh vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letti di lana
schernitori di noi carne umana
questa guerra ci insegna a punir
Voi chiamate il campo d'onore
questa terra di là dei confini
Qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì
Cara moglie che tu non mi senti
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini
che io muoio col suo nome nel cuor
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.»
10 agosto 1916
E’ cominciata l’offensiva italiana sull’Isonzo. Gorizia è italiana! Notizie splendide, elettrizzanti; ne sono stato felicissimo. Eppure non so levarmi da questo stordimento fisico e morale che mi opprime…Ho sparato senza fine. Stanchi ma esultanti i soldati non si fermano. Si grida loro che vi possono essere insidie sul terreno. Non sentono nulla. E’ una gioia. Non più un colpo d’artiglieria austriaca. Scappano. E via, via, avanti.
da una lettera del tenente mitragliere Orlando Orlandi
“O Gorizia tu sei maledetta per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza ma per tanti ritorno non fu”
La sesta battaglia dell’Isonzo si svolse dal 4 al 16 agosto, la presa di Gorizia costo 26.000 morti.
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