domenica 12 gennaio 2014

W. H. Auden.........1 gennaio 1940 - 1 gennaio 2014





. . . . . . .
Ma i desideri non sono cavalli, questo
Annus non è mirabilis;
il giorno si leva su un mondo che noi conosciamo
di guerra e strage e sventura;
confusi civili vanno al dolore
in fratellanze senza fede,
le cui buone intenzioni non possono sanare
i mali attuali che affrontano
né spianar la loro carriera pratica,
né avvicinare il loro lontano orizzonte.
Il Nuovo Anno porta una terra sgomenta,
la democrazia un confezionato e chiassoso
slogan di pubblicista, e
i poveri traditi alla mercè
di adulatori ambiziosi, e la verità
sferzata dai vecchi fuori dalla giovinezza,
i pacifici che svengono sui loro sentieri
con le tombe dei martiri alle spalle,
e la cultura a carponi per salutare
un élite macellaia e criminale,
mentre nelle valle delle stupide pecore
vecchi patrizi reumatici piangono.

Le nostre notizie sono raramente buone: il cuore,
come disse Zola, deve sempre iniziare
il giorno inghiottendo il suo rospo
di fallimento e disgusto. La nostra via
peggiora e noi sembriamo interamente
perduti mentre le nostre teorie, come il tempo,
mutano completamente rotta ogni giorno,
e tutto ciò che possiamo sempre dire
è: la vera democrazia comincia
con una franca confessione dei nostri peccati.
In questo solo sono tutti uguali,
tutti sono così deboli che nessuno osa affermare
“ Io ho il diritto di governare “ o
“ Contempla in me la legge morale “
e ogni reale unità comincia
dalla coscienza delle diversità,
perché tutti hanno bisogni da soddisfare
e ciascuno un potere da fornire.
Noi abbiamo bisogno di amare tutti poiché siamo
ciascuno un particolare unico
che non è gigante, dio, o nano
ma un bizzarro umano isomorfo;
possiamo amare ognuno poiché sappiamo
tutti, tutti noi che è così:
possiamo vivere poiché siamo vissuti, i poteri
coi quali creiamo non sono nostri.
. . . . . . . . . .
Noi cadiamo nella danza, noi commettiamo
il vecchio ridicolo errore,
ma sempre vi sono persone come te
che perdonano e aiutano ciò che facciamo.
Ogni giorno nel sonno e nella fatica
la nostra vita e morte sono col nostro prossimo,
e l’amore illumina ancora
la città e la tana del leone,
la grande rabbia del mondo, il viaggio dei giovani.


Wystan Hugh Auden da “ Lettera per il nuovo anno “ 1 gennaio 1940


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