venerdì 13 aprile 2018

Miguel Benasayag.............IL LATO OSCURO DEL TUO PC


                                                                           IL LATO OSCURO DEL TUO PC


La materialità della nostra vita è indubbiamente molto cambiata con l'esplosione del digitale. Si è calcolato che circa il 90-95% delle informazioni ci giunga ormai in maniera indiretta, senza passare dal corpo. Ma Spinoza dice che non esiste la possibilità di produrre un idea se ciò che la genera non passa prima attraverso il corpo. La potenza di agire di un essere umano dipende direttamente dalla sua capacità di essere colpito, toccato. E invece il punto di vista delle macchine, è bene ricordarlo, è "da nessuna parte": l'utilizzo che il neoliberismo fa del digitale è mirato alla deterritorializzazione assoluta. Tutti sono in possesso delle stesse informazioni e questa omologazione va a distruggere, in primo luogo, i legami sottili tra le persone. Per sapere qualcosa sulla seconda guerra mondiale, ad esempio, perché un ragazzo di oggi dovrebbe rivolgersi a suo nonno, che quegli eventi li ha vissuti in prima persona, ma che ha ormai la memoria debole, e confonde luoghi e date? Non c'è motivo di chiedere a lui, quando su Wikipedia si può avere un quadro storico preciso degli eventi. In effetti il contenuto strettamente informativo che passa tra nonno e nipote durante una conversazione di questo genere non supera il 10% del totale: ma ciò che davvero conta è la situazione di trasmissione, il senso di protezione, di collegamento che si instaura tra le generazioni. E' ciò che permette di sfuggire allo schiacciamento sulla sensazione immediata, al tempo rapido irriflessivo, lineare e privo di rischi. di recuperare il senso dello spessore della realtà. Per questo è così importante inventare spazi e pratiche dove i corpi possano incontrarsi, uscire dal virtuale, e anche dall'incanto, dal sogno, dalla seduzione, che sono armi potenti di stordimento. E' un momento di fascinazione collettiva per queste nuove realtà, che però vanno tutte nella direzione di una perdita di senso. Il senso dipende sempre dal limite di una situazione; è perché sono mortale, che la mia vita ha un senso.Puntare tutto su un potenziamento del cervello e sull'eclisse del corpo significa giocare a un gioco pericoloso. Perché dove tutto è possibile, niente è reale.


Miguel Benasayag  stralcio da un intervista

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