lunedì 9 luglio 2018

Primo Levi... due



Non hai che da aspettare, con la biro pronta:
I versi ti ronzano intorno, come falene ubriache;
Una viene alla fiamma e tu l'acchiappi.
Certo non è finito, una non basta,
Ma è già molto, è l'inizio del lavoro.
Le altre atterrano lì vicino a gara,
In fila o in cerchio, in ordine o in disordine,
Semplici e quete e serve al tuo comando:
Il padrone sei tu, non si discute.
Se il giorno è buono, tu le disponi a schiera.
E' un bel lavoro, vero' Onorato dal tempo,
Vecchio sessanta secoli e sempre nuovo,
Con regole precise oppure lasche,
O senza regole, come più ti piace.
Ti fa sentire in buona compagnia,
Non ozioso, non perso, non sempre inutile,
Caligato e togato,
Ammantato di bisso, laureato.
Abbi soltanto cura di non presumere.



Un mestiere, 2 gennaio 1984 (Ad ora incerta)




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