martedì 9 giugno 2015

Friedrich Holderlin.....[ 17 poesie sulla guerra ]

La pace




Come se le antiche acque
in nuova furia
Più orrenda trasmutate, ancora
Venissero a purificare, perché necessario,

Così ribollì e crebbe in flutti di anni
Senza posa e inondò l’angosciato paese
L’inaudita battaglia, chè vasti coprivano
Squallore e tenebra la testa degli uomini.

Forze d’eroi volavano alte come onde
E poi sparivano; tu, vendicatrice, ai tuoi esecutori,
Scorciavi rapida il lavoro
E riportavi a casa, in pace, i contendenti.

O tu che inesorabile e mai vinta
A suo tempo il tracotante colpisci,
Così che fino nell’ultima generazione
La sua misera schiatta trema al colpo,

Tu che in mistero tieni pungolo e redini
Per frenare ed incitare, o Nemesi,
Punisci ancora i morti? Essi dormivano
Sotto i laureti d’Italia,

Imperturbati gli antichi conquistatori.
E non perdoni nemmeno agli ozieggianti pastori?
Non hanno ancora abbastanza
Il florido sonno espiato i popoli?

Chi cominciò? Chi portò la maledizione?
Non è da oggi né da ieri, e quelli che primi
Passarono la misura, i nostri padri,
Non lo sapevano, il loro spirito li spinse.

Da troppo, da troppo amano i mortali
Di calpestarsi e contendere per il dominio,
Ciascuno teme il vicino, e non ha
Benedizione l’uomo sul proprio suolo.

Inquieti soffiano a vortice ancora come nel Caos,
Nella razza in fermento i desideri,
E selvaggia e desolata e gelida
Per le ansie, la vita dei miseri è sempre.

Ma tu, tranquilla, vai per sicura strada,
O madre terra nella luce. La tua primavera fiorisce,
Melodiosamente si alternano in te le stagioni
In germoglio, o tu ricca di vita!

Con la tua gloria tranquilla, o temperata!
E anche con le tue leggi non scritte,
Con il tuo amore vieni a ridonarci
Un permanere nella vita, un cuore.

O innocente! Sono più saggi i pargoli,
Quasi, che noi adulti: la discordia
Non turba ai buoni l’animo e chiaro
Di gioia loro si conserva l’occhio.

E come fra gli altri astanti, con serio sorriso
L’arbitro guarda la gara dei giovinetti
Dove infiammati i contendenti e i carri
S’incalzano tra nugoli di polvere,

Così sui nostri capi Elio sorride,
E il gioioso dio non è mai solo
Perché eterna dimora hanno dell’Etere
Le stelle in fiore, santamente libere.


Friedrich Holderlin 1770 – 1843


Monumento ai caduti Binetto - Bari

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