mercoledì 3 giugno 2015

Wilfred Owen....[ 17 poesie sulla guerra ]

All’addiaccio



Ci duole il cervello, sotto i gelidi venti d’oriente che
accoltellano senza pietà…
Esausti, restiamo svegli perché la notte è silenziosa..
Razzi bassi cadenti confondono il nostro ricordo
del saliente…
Preoccupate dal silenzio, le sentinelle bisbigliano,
curiose, nervose,
ma non succede niente.

Vigilando, udiamo raffiche impazzite dare strattoni al
filo spinato,
come se tra quei rovi si dibattessero uomini in agonia.
Verso nord, rintrona senza tregua la guizzante
artiglieria,
lontano, come l’eco attutita di un'altra guerra.
Che stiamo a fare qui?

Spunta il lancinante tormento dell’alba…
Sappiamo solo che la guerra dura, la pioggia inzuppa
e le nubi calano tempestose.
L’alba che ammassa ad oriente il suo esercito
malinconico
ritorna schierata all’attacco di grigie schiere tremanti,
ma non succede niente.

Improvvisi nugoli di proiettili striano a più riprese
il silenzio.
Meno micidiali dell’aria che intirizzisce nera di neve,
fiocchi che trascorrono obliqui si accalcano, smettono
e riprendono;
li guardiamo vagare su e giù nella noncuranza del vento,
ma non succede niente.

Pallidi fiocchi con dita furtive ci palpano il viso,
rannicchiati in buche, torniamo a sogni dimenticati,
fissando lo sguardo inebetito
dalla neve,
in fondo a fossati più erbosi. Così sonnecchiamo,
assopiti dal sole,
cosparsi di petali che gocciano di là dove il merlo
fa chiasso.
Stiamo forse morendo?

Stanotte, questo gelo avvinghierà noi e questo fango,
raggrinzendo molte mani, increspando fronti.
Il drappello dei seppellitori, impugnando vanghe e
picconi con mano tremante,
esita su volti appena noti. Hanno occhi di ghiaccio,
ma non succede niente.


Wilfred Owen 1893 – 1918
volontario nella prima guerra mondiale, morto in combattimento



 Monumento ai caduti  Olevano di Lomellina - Pavia

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