lunedì 11 marzo 2019

Philip K. Dick... 3 di 13




Se questo mondo vi sembra
spietato, dovreste vedere
cosa sono gli altri


In quanto scrittore di fantascienza, io sono attratto da idee come queste; noi del mestiere, naturalmente, conosciamo questa idea come "tema dell'universo alternativo". Alcuni di voi certamente sanno che il mio romanzo La svastica sul sole  utilizzava questo tema. In esso c'era un mondo alternativo in cui il Giappone, la Germania e l'Italia avevano vinto la seconda guerra mondiale. A un certo punto il signor Tagomi, il protagonista, in qualche modo si trovò porato nel nostro mondo, in cui le potenze dell' Asse hanno perso. Egli riamase nel nostro mondo solo poco temdo e ritornò tutto spaventato nel proprio universo non appena intuì o capì ciò che era successo - e in seguito non ci pensò più; per lui era stata un'esperienza completamente negativa, dal momento che, essendo giapponese, il nostro era per lui un universo peggiore di quello a cui era abituato. Per un ebreo, però, sarebbe stato infinitamente migliore - per ovvie ragioni. Nella Svastica sul sole non do alcun spiegazione plausibile del perché o del come il signot Tagomi scivoli nel nostro universo; egli era semplicemente seduto nel parco a esaminare un pezzo di artigianato moderno, un gioiello astratto - era seduto che lo studiava  e lo ristudiava- e quando sollevò gli occhi era in un altro universo. Non ho spiegato perché o come questo avvenga perché non lo so, e sfido chiunque, scrittore, lettore o critico, a darne una cosidatta "spiegazione". Non ce ne può essere una perché naturalmente, come tutti sappiamo, una tale ipotesi è solo una premessa romanzesca; nessunodi noi, nel pieno delle sue facoltà, considera neppure per un istante l'idea che tali universi alternativo esistano realmente scherzo, che essi esistano. Ma ammettiamo, solo per scherzo, che essi esistano. Allora , se esistono, in che modo sono connessi gi uni agli altri, se realmente sono (o fossero) connessi? Se ne disegnassimo una mappa, indicando la loro posizione, come sarebbe questa mappa? Per esempio (e credo che questa sia una domanda molto importante) sono completamente separati l'uno dall'altro o si sovrappongono? Perché se si sovrappongono, allora problemi del tipo "dove esistono" e "come è possibile passare dall'uno all'altro" ammettono una possibile soluzione. Dico solo che se essi esistono davvero e si sovrappongono davvero, allora possiamo letteralmente, realmente abitare parecchi di loro in varia misura contemporaneamente in ogni momento. E benché noi ci vediamo l'un l'altro come esseri umani che camminano e parlano e agiscono, alcuni di noi potrebbero abitare quantità relativamente maggiori di Universo 1, per così dire, rispetto agli altri; e alcuni di noi poterbbero invece abitare quantità relativamente maggiori di Universo 1, o Binario 2, e così via. Potrebbe darsi che a variare non siano solo le nostre impressioni soggettive del mondo; potrebbe esserci una sovrapposizione di un certi numero di mondi cosicché oggettivamente, e non solo soggettivamente, i nostri mondi sono diversi. Le nostre percezioni sarebbero diverse in consefuenza di questo fatto. E a questo punto voglio aggiungere questa ipotesi, che trovo affascinante: può darsi che akcuni di questi mondi sovrapposti stiano uscendo dall'esistenza, lungo la linea laterale del tempo di cui parlo, e che altri siano invece sulla strada di una maggiore, anzichè, minore, attualizzazione. Questi processi avverrebbero simultaneamente e non secondo il tempo lineare. Il tipo di processo di cui parliamo qui è una trasformazione, una sorte di metamorfosi, invisibile ma molto reale. E molto importante. Se consideriamo questa possibilità di una diposizione laterale dei mondi, di una pluralità di Terre sovrapposte lungo il cui collegamento assiale una persona possa in qualche modo muoversi - viaggiare misteriosamente dal peggio al meglio, al bene, all'ottimo - se consideriamo tutto questo in termini teologici, forse potremmo dire che in questo modo decifriamo improvvisamente le ellittiche affermazioni di Cristo sul Regno di Dio e in particolare sulla sua collocazione. Sembra che le sue risposte siano contraddittorie e misteriose. Ma ammettiamo, ammettiamo per un momento soltanto, che la causa della nostra perplessità non risieda nel suo desiderio di ingannarci o di nascondersi, ma nell'inadeguatezza della domanda. "Il mio regno non è di questo mondo" è scritto. "Il Regno è in voi". O forse "è tra di voi". Ora vi sottopongo l'idea, che personalmente trovo emozionante, che forse egli aveva in mente ciò che io chiamo un asse laterale di regni laterale di regni sovrapposti che contengono in loro uno spettro di aspetti che vanno dall'indicibilmente perverso al meraviglioso. E Cristo continuava a ripetere che vi sono davvero e concretamente molti regni, in qualche modo in rapporto tra loro e in qualche modo intercambiabili da parte di uomini vivi, non morti, e che il più meraviglioso di questi mondi era un regno giusto in cui regnava Lui stesso, o Dio, o entrambi. E non parlava solo di una varietà di modi di vedere soggettivamente un mondo; il Regno era ed è un luogo realmente diverso, all'estremità opposta di un continuum che incomincia con la schiavitù e il dolore assoluto. La sua missione era di insegnare ai discepoli il segreto per percorrere questo sentiero ortogonale. Egli non si limitò a dare informazioni su ciò che c'era; Egli insegnò il metodo per arrivarci. Ma, tragicamente, il segreto fu perso. Il nemico, l'autorità romana, lo distrusse, per cuinon ce l'abbiamo più. Ma forse, sapendo che un tale segreto esiste, possiamo ritrovarlo. Questo dovrebbe essere sufficiente a risolvere l'apparente dilemma se il Regno dei giusti debba mai essere stabilito qui sulla Terra o se è un luogo o una condizione in cui andiamo dopo la morte. Certo non ho bisogno di dirvi che questo è stato un problema fondamentale - e irrisolto - nel corso della storia del cristianesimo. Cristo e San Paolo sembrano affermare entrambi enfaticamente che vi sarà un inaspettato arrivo delle truppe di Dio nel nostro mondo. Allora, dopo qualche scena emozionante, verrà stabilito un paradiso millenario, un regno di giustizia - almeno per quelli che hanno fatto il loro dovere e sono stati attenti... non si sono addormentati, come dice la parabola.Nel Nuovo Testamento siamo ripetutamente invitati a vigilare, è ripetutamente affermato che per il cristiano è sempre giorno, c'è sempre luce, per cui egli riesce a vedere questo evento quando esso si verifica. Vedere questo evento. Questo significa forse che molte persone, addormentate o cieche o non vigilanti, non lo vedranno, anche se si verifica? Considerate il significato che può essere attribuito a queste idee. Il Regno verrà inaspettatamente (questo è sempre sottolineato); i giusti fedeli lo vedranno, perché per essi è smpre giorno, ma per gli altri...ciò che sembra esprimersi quiè il paradossale ma suggestivo pensiero che - ascoltate  valutate bene - il Regno, foss'anche stabilito qui, non sarebbe visibile per coloro che ne fossero esclusi. Avanzo l'ipotesi che , in termini più moderni, ciò che la Bibbia intendeva dire è che aluni di noi viaggeranno lateralmente verso quel mondo migliore e altri resteranno legati all'asse laterale, il che significa che per esse, nel loro mondo alternativo, il Regno non è venuto. E nello stesso tempo però è venuto nel nostro. Per cui viene e non viene nello stesso tempo. Chiedetevi ora. "Quale fatto indicherà lo stabilirsi o il ristabilirsi del Regno?". Natutalmente non si tratta di altro che del Secondo Avvento, il ritorno del Re. Seguendo il mio discorso sull'esistenza di mondi lungo un asse laterale, si potrebbe ragionare così: "Certo la seconda venuta non ha ancora avuto luogo - perlomeno non in questo binario, non in questo universo". Ma poi si potrebbe speculare, logicamente: "Forse però è avvenuta in un altro binario, o in molti altri. Forse si è verificata esattamente come predetto nel Nuovo Testamento, durante la vita di coloro vissuti allora, nell'età apostolica". Questa ipotesi mi piace, la trovo affascinante. Che idea per un romanzo, un modo in cui la Parousia ha avuto luogo, diciamo, verso il 70 d.C., o durante il Medioevo - per esempio al tempo della crociata contro i Catari...Che bella idea per un romanzo, su un mondo alternativo! Il protagonista è trasportato in qualche modo da questo notro univrso in cui la Seconda Venuta non ha ancora avuto luogo in unaltro universo in cui essa è avvenuta secoli fa. 




3 - continua                                                        
                                    

Philip K. Dick - Se questo mondo vi sembra spietato,
dovreste vedere cosa sono gli altri - Edizioni e/o - 
Piccola biblioteca morale - 1996


Nessun commento:

Posta un commento