giovedì 28 marzo 2019

Philip K. Dick... 8 di 13




Se questo mondo vi sembra
spietato, dovreste vedere
cosa sono gli altri






A un piccolo tema critico si allude due volte (credo) in Episodio temporale.  Ha a che fare con Nixon. Nel mondo futuro di Episodio temporale, nel terribile stato schiavista che evidentemente
esiste da decenni, Richard Nixon è ricordato come un grande, eroico leader a cui ci si riferisce con l'appellativo di "Secondo Unico Figlio Prediletto di Dio". E' evidente da questa e da molte altre affermazioni che Episodio temporale non tratta del nostro futuro, ma del futuro di un mondo alternativo al nostro. I neri, all'epoca in cui si svolge Episodio temporale, erano diventati una rarità biologica, protetta, "come i fenicotteri rosa". Nel romanzo si vedono raramente dei neri nelle strade degli Usa. Ma l'epoca in cui si svolge Episodio temporale, l'ottobre del 1988, è a soli undici anni di distanza da oggi. Naturalmente il genocidio fascista contro i neri è incominciato nel mio romanzo ben prima del 1977; parecchi lettori me l'hanno fatto notare. Uno di essi mi ha persino fatto notare che una lettura attenta di Episodio temporale non solo indica che la società descritta, gli Usa-stato di polizia del 1988, doveva essere un mondo alternativo, ma questo lettore mi fece notare che misteriosamente, proprio alla fine del romanzo, il protagonista Felix Buckman sembra essere scivolato in qualche modo in un mondo diverso, in cui i neri non sono stato sterminati. All'inizio del libro si stabilisce che la legge consente a una coppia di neri di avere un solo figlio; eppure, alla fine, il nero alla stazione di servizio notturna tira fuori orgogliosamente il portafoglio e mostra al Generale di Polizia Buckman le foto dei suoi tre bambini. La maniera aperta con cui il nero mostra le foto a un perfetto sconosciuto indica che per qualche strana e inesplicabile ragione adesso non è più illegale per una coppia di neri avere parecchi figli. In qualche modo, esattamente come il signor Tagomi è scivolato per breve tempo nel nostro presente alternativo, il Generale Buckman ha fatto la stessa cosa in Episodio temporale. Nel testo del romanzo è evidente anche quando e dove il generale è scivolato. E' proprio prima di atterrare con il suo velivolo alla stazione notturna e di incontrare - abbracciare, in verità - il nero, lo scivolone, cioè il momento in cui il mondo totalmente repressivo del cuore del romanzo è scomparso, ha avuto luogo nell'intervallo di tempo in cui il Generale Buckman ha fatto uno strano sogno su un vecchio regale, con una bianca barba lanosa, che indossava una tunica e un elmetto e guidava una schiera di cavlieri similmente vestiti e armati - re e cavalieri che apparivano nel mondo rurale e pastorale in cui il Generale Buckman è vissuto da ragazzo. Il sogno è stato a mio parere una rappresentazione nella mente del Generale Buckman della trasformazione che ha realmente avuto luogo; è stata una sorta di analogo interiore  a ciò che stava avvenendo, al di fuori di lui, al sul mondo intero. 
Questo produce il Buckman cambiato, il diversissimo Generale della Polizia che atterra alla stazione di servizio notturna e disegna un cuore trafitto da una freccia, dando il pezzo di carta con li suo disegno al nero come un messaggio di amore. Il Buckman che incontra il nero alla stazione di servizio non è lo stesso Buckman che è apparso in precedenza nel libro: la trasformazione è completa. Solo Jason Taverner, il personaggio televisivo un tempo famoso che si è svegliato un giorno per trovarsi in un mondo che anon aveva mai sentito parlare di lui - solo Taverner, quando la sua popolarità misteriosamente sparita ritorna, comprende le numerose realtà alternative - due, a una lettura rapida, ma almeno tre se si studia attentamente il finale - solo Jason Taverner ricorda. Questo è l'intreccio fondamentale del romanzo: una mattina Jason Taverner, popolare divo televisivo e discografico, si sveglia in uno squallido ostello e scopre che tutti i suoi documenti sono scomparsi e, peggio ancora, che nessuno ha mai sentito parlare di lui  - l'intreccio di fondo è che per qualche misteriosa ragione l'intera popolazione degli Stati Uniti, in un istante di tempo lineare, ha completamente e collettivamente dimenticato un uomo la cui faccia sulla copertina di "Time" teoricamente avrebbe dovuto essere identificata senza sforzo da ogni lettore. In questo romanzo dico: "L'intera popolazione di un grande paese, un paese delle dimensioni di un continente, può svegliarsi una mattina avendo completamente dimenticato tutto quello che sapeva prima, senza che nessuno di loro sia più saggio". Nel romanzo a essere dimenticato è un popolare divo televisivo e discografico, il che ha importanza, in verità, solo per quel particolare divo, o ex divo. Ma la mia ipotesi è presentata nondimeno qui in forma mascherata, perché (dico) se un intero paese può nottetempo dimenticare una cosa che tutti sanno, può dimenticare anche altre cose, cose più importanti; cose di importanza realmente enorme. Parlo dell'amnesia da parte di milioni di persone, di ricordi per così dire deposti. Questo tema dei ricordi sbiaditi è un filo rosso in tutti i miei romanzi. Lo era anche in van Vogt. Eppure, si può contemplare questo fatto come una seria possibilità. qualcosa che potrebbe realmente avvenire? Chi di noi se l'è chiesto? Io non me lo sono chiesto prima del 1974. Mi includo nel numero. 



                                                                              8 - continua 


Philip K. Dick - Se questo mondo vi sembra spietato,
dovreste vedere cosa sono gli altri - Edizioni e/o - 
Piccola biblioteca morale - 1996

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