lunedì 18 marzo 2019

Philip K. Dick... 6 di 13



Se questo mondo vi sembra
spietato, dovreste vedere
cosa sono gli altri




Poiché alla fine di ogni scontro di tesi e antitesi tra l'oscuro avversario e il divino Programmatore nasce una nuova sintesi, poiché è possibile che ogni volta che ciò accade nasca un nuovo mondo laterale e poiché io credo che ogni sintesi o risoluzione sia in una certa misura una vittoria per il Programmatore, ogni mondo, in sequenza, deve essere migliore - non solo rispetto al precedente - ma rispetto a tutti gli esiti latenti o solo possibili. E' migliore ma niente affatto perfetto - cioè definitivo. E' semplicemente un livello superiore all'interno di un processo. Ciò che intuisco chiaramente è che il Programmatore usa in continuazione l'universo precedente come una gigantesca riserva di materiali per ogni nuova sintesi, possedendo l'universo precedente l'aspetto del caos o dell'anomia in rapporto al nuovo cosmo emergente. L'infinito processo di nascita sequenziale di mondi alternativi che emergono e si attualizzano è, in qualche modo per noi incomprensibile, negentropico. Nel mio romanzo Ubik mio signore presento un movimento lungo un asse entropico retrogrado, in termine di forme platoniche più che di decadimento o inversione così come le concepiamo normalmente. Forse il normale movimento in avanti lungo quest'asse, che si allontana dall'entropia, che accumula piuttosto che consumare, è identico alla linea dell'asse che definisco laterale, vale a dire nel tempo ortogonale piuttosto che lineare. Se le cose stanno così, il romanzo Ubik involontariamente contiene quel che potrebbe dirsi un'idea scientifica, più che filosofica. Anche se lo scrittore di fantascienza potrebbe aver scritto più di quello che credeva. Ciò che ci rende ciechi rispetto a questa gerarchia di forma evolventesi in ogni nuova sintesi è che non percepiamo i mondi inferiori, non attualizzati. Questo processo di interazione, che forma in continuazione il nuovo, oblitera a ogni livello quello precedente. Le nostre conoscenze sul passato hanno una doppia, ma dubbia origine: siamo in possesso di tracce del passato sterne, oggettive, incarnate nel presente, e siamo in possesso di ricordi interiori; ma entrambi sono soggetti alle leggi dell'imperfezione, dal momento che sono solo frammenti di realtà e non la forma intatta. Ciò che noi possediamo esistenzialmente e mentalmente sono quindi guide inadeguate. L'emergenza della vera novità. se veramente nuova, implica che esse debba in qualche modo uccidere il vecchio, il ciò-che-era. E specialmente ciò che non era arrivato a essere pienamente. a questo punto abbiamo bisogno di individuare e di portare come prova qualcuno che sia riuscito in qualche modo - non importa come, in realtà - a trattenere ricordi di un presente diverso, latenti impressioni di un mondo alternativo, diverso per qualche aspetto significativo da questo, quello attualizzato in questa fase. Secondo la mia ipotesi, sarebbero senza dubbio ricordi di un mondo peggiore di questo. Dal momento che non è ragionevole che Dio, il Programmatore e Riprogrammatore, sostituisca un mondo peggiore in termini di libertà, bellezza, amore, ordine, salute - secondo tutti gli standard a noi noti. Quando un meccanico lavora alla vostra macchina difettosa non la danneggia ulteriormente; quando uno scrittore produce una seconda stesura del romanzo non la imbruttisce, ma si sforza di migliorarla. Credo che si possa sostenere, da un punto di vista strettamente teorico, che Dio è cattivo o pazzo e sostituisce con un mondo peggiore uno migliore, ma francamente non riesco a prendere sul serio quest'idea. Passiamo quindi oltre. Chiediamo quindi: "Qualcuno di noi ricorda in qualche oscura maniera una Terra peggiore di questa del 1977? I nostri giovani hanno avuto delle visioni e i nostri vecchi hanno sognato? Sognato incubi, in particolare, su un mondo di schiavitù e malvagità, di prigioni e carcerieri e polizia onnipresente?" Io l'ho fatto. Ho scritto quei sogni romanzo dopo romanzo, racconto dopo racconto; tra quelli in cui questo presente brutto riuscì con maggiore chiarezza citerò La svastica sul sole, e il romanzo del 1974 sugli Usa come stato di polizia intitolato Episodio temporale. 

                                                       
                                                                          6 - continua



Philip K. Dick - Se questo mondo vi sembra spietato,
dovreste vedere cosa sono gli altri - Edizioni e/o - 
Piccola biblioteca morale - 1996

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