venerdì 15 marzo 2019

Philip K. Dick... 5 di 13




Se questo mondo vi sembra
spietato, dovreste vedere
cosa sono gli altri





Vi faccio  osservare che queste alterazioni, la creazione o selezione di tali "presenti alternativi", ha continuamente luogo. Il fatto che noi possiamo concettualmente affrontare quest'idea - cioè considerarla come un'idea -è un primo passo verso la comprensione di tali processi. Ma dubito che saremo mai capaci di dimostrare veramente, cioè di provare scientificamente, che questi processi di cambiamento laterale si verificano davvero. Probabilmente tutto ciò su cui potremmo basarci sarebbero vestigia di memorie, fuggevoli impressioni, sogni, nebulose intuizioni che le cose in qualche modo erano diverse - e non tanto tempo fa, ma adesso. Potremmo andare in cerca dell'interruttore della luce del bagno solo per scoprire che esso era - e sempre stato - in un posto completamente diverso. Potremmo cercare la ventola del riscaldamento della nostra auto in cui non c'è nessuna ventola - un riflesso lasciato da un presente precedente, ancora attivo a livello sub-corticale. Potremmo sognare chiaramente come se li avessimo davvero visti e conosciuti persone o luoghi che non abbiamo mai visto. Ma non sapremmo cosa fare di tutto questo, anche se avessimo il tempo per rifletterci sopra. Un'impressione molto intensa probabilmente ci colpirebbe, molti di noi, più e più volte, e sempre inesplicabilmente: l'acuta, certissima sensazione di aver già fatto una volta in passato ciò che ci stiamo accingendo a fare ora, di aver già vissuto, per così dire, un certo momento o una certa situazione - ma in che senso possiamo dire "in precedenza" dal momento che solo il presente, e non il passato, ne è coinvolto? Avremmo la forte impressione di star rivivendo il presente, magari nello stesso modo. ascoltando e dicendo le stesse parole... Io sostengo che tali impressioni sono valide e significative, e dirò perfino questo: una tale impressione è un segnale che in un certo momento passato una variabile è stata cambiata, riprogrammata; a causa di ciò è nato un nuovo mondo alternativo, è diventato attuale al posto di quello precedente, e di fatto, letteralmente di fatto, noi stiamo rivivendo di nuovo questo particolare segmento di tempo lineare. C'è stata una riparazione , ma non nel nostro presente - nel nostro passato. Evidentemente una tale alterazione avrebbe un effetto peculiare sulle persone coinvolte; esse sarebbero, per così dire, spostate indietro di una o più caselle sulla scacchiera che costituisce la nostra realtà. Questo potrebbe avvenire teoricamente un numero infinito di volte e riguardare un numero infinito di persone, ogni volta che vengono riprogrammate le variabili. Noi dovremmo vivere ogni riprogrammazione lungo il successivo asse temporale, ma per il Programmatore che noi chiamiamo Dio - per lui il risultato della riprogrammazione  sarebbe immediatamente evidente. Noi siamo nel tempo e lui ne è fuori. Questo forse potrebbe anche spiegare la sensazione di alcune persone di aver vissuto vite precedenti. Potrebbero davvero averle vissute; ma non in passato: vite precedenti, piuttosto nel presente. Magari in un presente continuamente ripetuto, come un grande quadrante dell'orologio in cui le lancette percorrono all'infinito la stessa circonferenza con tutti noi che veniamo trasportati inconsapevolmente, benché oscuramente sospettosi. 


5 - continua                                     
                             


Philip K. Dick - Se questo mondo vi sembra spietato,
dovreste vedere cosa sono gli altri - Edizioni e/o - 
Piccola biblioteca morale - 1996





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